Torre del Greco. Avvocato amministrativista, 60 anni a novembre, nessuna esperienza in politica. E’ il profilo del «super-esperto» promosso dal sindaco Giovanni Palomba – dietro indicazione dei leghisti Luigi Mele e Mario Buono – alla guida del settore ambiente.
L’ennesimo tecnico «straniero» dopo i vari Pietro De Rosa, Giovanni Marino e Raffaele Arvonio arriva da Napoli e già si è «scontrata» con la dura realtà di Torre del Greco: «Durante il tragitto dal casello autostradale alla sede del Comune non mi sono sfuggiti i cumuli di rifiuti abbandonati lungo le strade – ammette Immacolata Marra, a cui sono state inoltre conferite le deleghe alla polizia municipale e al verde pubblico -. Ho notato centinaia di contenitori lungo i marciapiedi: sono orrendi, bisogna individuare una diversa soluzione per la raccolta differenziata».
Non male come primo impatto, considerata la battaglia portata avanti dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio in difesa dei «cassonetti dei veleni» finiti in varie occasioni al centro di polemiche e proteste: «Non sono un assessore politico – sottolinea la sessantenne di Calata San Marco – e questo è il mio primo incarico in una giunta: avrò bisogno di qualche tempo per studiare la situazione e sarà fondamentale la collaborazione dei cittadini. All’interno del mio condominio abbiamo impiegato sei mesi per fare comprendere le regole per un corretto deposito dei rifiuti».
Non propriamente un record, ma in linea con i «tempi» dell’attuale amministrazione comunale. Con buona pace del «cambio di passo» promesso dalla coppia di leghisti fulminata sulla via di Damasco e pronta a saltare dai banchi dell’opposizione in maggioranza.
@riproduzione riservata