Il rimpasto di giunta ad un passo. I leader delle forze politiche che compongono la maggioranza hanno consegnato al sindaco i papabili assessori. La scossa è arrivata anche a seguito del monito lanciato da Forza Italia, attraverso le parole della capogruppo regionale Annarita Patriarca, che aveva chiesto alle altre forze politiche un ultimo sforzo per la composizione della giunta.
Forse una coincidenza, fatto sta che ieri mattina è stata presentata la lista per uscire una volta per tutte dalle sabbie mobili. Come anticipato da Metropolis nei giorni scorsi, al gruppo consiliare degli “azzurri”, rappresentato da Massimiliano Zecchi, tocca la quota rosa. Il nome individuato è quello di Bernardina Di Capua, avvocato e componente del nucleo di valutazione, molto vicina al consigliere Umberto Cirillo. Secondo quanto si è appreso, dovrebbe essere responsabile dei servizi sociali e patrimonio. Di Capua prenderà il posto di Mena Langella, figlia dell’ex senatore Pietro.
Tra le new entry annunciate c’è quella di Ernesto Fiore (in quota all’ex sindaco Giuseppe Balzano) che prenderà il posto del dimissionario Francesco D’Aquino, in quota Angelo Costabile che subito le regionali ha pensato bene di passare nelle file dell’opposizione proprio in coincidenza del rimpasto. Fiore sarà responsabile dell’urbanistica e della protezione civile.
L’assessore Francesco Faraone continuerà a ricoprire il ruolo di vicesindaco fino alla fine della legislatura e sarà titolare delle deleghe all’edilizia scolastica e manutenzione.
In casa del Partito Democratico, è confermato l’ingresso di Luca Giordano, a cui spetterà la delega dei lavori pubblici, affidati a Ida Trito. Con la sua nomina cambia anche il volto del consiglio comunale. Al suo posto, infatti, subentra Anna Abbenante, già assessore nel governo Balzano.
L’assessore Trito è stata riconfermata nella squadra. Per lei, infatti, non ci sarà alcuna staffetta, soprattutto grazie al sostegno incondizionato del consigliere Gaetano Campanile. Si occuperà di ambiente (reale) e gestione parcheggi. Questo è il “dream team” che dovrebbe lavorare per i prossimi due anni al fianco del primo cittadino, che intanto si è preso qualche ora di tempo per decidere.
In attesa della firma in calce, c’è da monitorare la temperatura interna al gruppo consiliare di Forza Italia. L’accordo per la nuova giunta non piace, non a tutti almeno. È stato rivendicato e difeso da Patriarca, come è giusto che sia, ma lascerà inevitabilmente delle cicatrici. Emilio Branca e Crescenzo Federico sarebbero stati esclusi dalle decisioni e non avrebbero gradito la nomina. Per motivi diversi torneranno da dove sono partiti, indebolendo un gruppo che con cinque consiglieri, tra cui l’outsider Nicola Sergianni (opposizione), aveva i numeri per stravolgere il destino dell’amministrazione. Zecchi proverà a ricucire lo strappo e difendere così la leadership cittadina del partito di Berlusconi.
DAL CONSIGLIO ALLA GIUNTA Nella foto Luca Giordano, uno dei papabili a entrare a far parte della giunta in quota Pd.