Di seguito pubblichiamo la lettera integrale indirizzata al Quotidiano Metropolis da parte delle mamme che hanno presentato il ricorso contro la chiusura delle scuole di Poggiomarino. Dopo la sentenza del Tar Campania, che tiene chiuse le scuole e prolunga la Dad, le 13 famiglie che avevano presentato istanza ai magistrati spiegano il loro punto di vista. Una lettera che nasce dopo la gogna social a cui sono state esposte, con decine di commenti – tra cui diverse offese – ai vari post che annunciavano il loro ricorso al tribunale amministrativo.
La nostra iniziativa di ricorso al TAR contro l’ordinanza firmata dal Sindaco di Poggiomarino che disponeva la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado sull’intero territorio comunale, pubblicata a sera inoltrata e con effetto immediato dal giorno successivo, è nata spontaneamente la sera dell’11 febbraio nel tentativo di difendere il diritto allo studio dei nostri figli, diritto allo studio che parimenti al diritto alla salute è uno dei fondamenti della Costituzione Italiana. Abbiamo intrapreso questa strada in quanto in quella data i dati epidemiologici di COVID-19 a Poggiomarino facevano chiaramente vedere che il 18% dei casi riguardava gli under 18 (tutti asintomatici tra l’altro) e l’82% riguardava gli over 18….ci saremmo aspettati pertanto interventi diversi per ridurre il contagio e maggiormente mirati a tutta la cittadinanza e non solo a delle blande raccomandazioni ai cittadini di avere comportamenti responsabili. Solo cinque giorni dopo con una nuova ordinanza si dispone il divieto di stazionamento nelle piazze con tempestività quantomeno tardiva alla luce della gravità della situazione. Non siamo talmente pazzi da voler rischiare la salute dei nostri figli, anzi abbiamo agito nel tentativo di preservare la loro salute mentale messa a dura prova dall’essere inchiodati ormai da un anno allo schermo di un PC. Ci è sembrato ingiusto intervenire solo su una fascia d’età che non era quella incriminata nella salita del numero dei contagi e che non è capace di difendersi da sola. D’altronde chissà perché, nel corso di questa pandemia in tutto il resto d’Europa e d’Italia, anche in contesti che presentano una condizione epidemiologica locale e regionale più grave della nostra, i bambini sono sempre andati e continuano ad andare a scuola seguendo i protocolli nazionali senza continui interventi schizofrenici e tardivi della classe politica locale e regionale. Anzi, alla luce delle motivazioni addotte dal TAR che sottolinea una situazione fuori controllo del nostro Comune, con percentuali altissime rispetto alla media regionale, ribadiamo il nostro intento a difendere il diritto allo studio dei più piccoli che stanno subendo le conseguenze di un’incapacità di un’intera cittadinanza di attenersi a comportamenti più responsabili nel contenimento della diffusione di questo virus. Per noi, il provvedimento assunto dal TAR rappresenta un atto di accusa nei confronti di una classe politica, che vista la grave situazione dei contagi, dovrebbe non chiudere solo la scuola che è la cosa più semplice da fare, ma adottare provvedimenti mirati nei confronti di tutta la cittadinanza con gli adeguati controlli, anche a discapito di malcontento nel proprio elettorato. D’altronde, come più volte ribadito, la salute viene prima di tutto……… anche del consenso elettorale. Certi che l’amministrazione comunale assumerà provvedimenti commisurati alla gravità della situazione epidemiologica del nostro Comune ribadita dal TAR con la stessa perentorietà con la quale sono state chiuse le scuole dalla sera alla mattina, ribadiamo la nostra volontà a tutelare il diritto all’istruzione dei nostri figli parimenti al diritto alla salute.
Semplicemente GENITORI