L’ondata dei contagi in Campania è in netto aumento. Le restrizioni delle ultime settimane non hanno allentato la curva dei positivi che continua a crescere. E mentre salgono i dati relativamente ai pazienti affetti da Covid-19, salgono le preoccupazioni di chi, oltre al Coronavirus, deve combattere con gli altri ostacoli che la vita ha piazzato loro lungo la strada della vita. Il piano vaccinale attualmente in vigore non prevede cure per i bambini considerati fragili al di sotto dei 16 anni. Parliamo di bambini che devono convivere con disabilità, sindromi o patologie come la fibrosi cistica o come il diabete, attualmente esclusi da ogni piano di tutela. E in una situazione emergenziale come quella che stiamo vivendo, il rischio di contrarre il Covid rischia di essere un’arma letale. Per chi deve lottare ogni giorno per vivere. Nasce da questa esigenza la lettera che migliaia di mamme, da nord a sud, stanno inviando ai governatori delle proprie regioni di appartenenza. Chiedono attenzioni e tutele per i propri bambini. «Se non ci sono vaccini per i più piccoli, vaccinate almeno noi per evitare di contagiare chi è più debole», è il succo della missiva che da giorni vengono inoltrate ai vertici della Regione Campania. Tra queste c’è quella di Anna Iervolino, una delle tante mamme preoccupate, firmatarie del documento di speranza. Volontaria e referente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus, ha un bimbo di 7 anni, Lorenzo, affetto da questa grave malattia genetica. A Metropolis, in rappresentanza di tante altre madri spaventate dalla pericolosità di questo virus, affida le sue paure. «La Regione Campania sta facendo un grande lavoro in tema di vaccinazione. I fibrosicistici sono perfettamente consapevoli del fatto di dover rispettare le disposizioni ministeriali in base all’ordine delle priorità per il piano delle cure. Non pretendiamo di passare davanti a nessuno. – si legge in quello che è un appello al Governatore – Ci chiediamo se la Regione Campania abbia la possibilità e la volontà di colmare alcune discrepanze: tra queste il fatto che gran parte della popolazione fibrocistica non è vaccinabile perché circa il 50% dei malati ha meno di 18 anni, pertanto non rientra nel programma dell’Aifa che per i soggetti fragili ha autorizzato le somministrazioni a persone di età pari o superiore a 16 e 18 anni». In Campania sono oltre 250 i bambini affetti da fibrosi che non saranno vaccinati, tutti in cura presso il Secondo Policlinico di Napoli. «I bambini devono essere protetti in altro modo, con il riconoscimento vaccinale per i loro genitori. Come viene previsto per i pazienti onco-ematologici o colpiti da malattie autoimmuni e pazienti in trattamento con terapie immunodepressive». In Italia hanno già attivato misure in tal senso Veneto – che ha deliberato la vaccinazione di soggetti estremamente vulnerabili avvenga presso centri specialistici – e l’Abruzzo che ha disposto la priorità vaccinale per i genitori dei bimbi disabili. (andrearipa)
Incubo Covid, ULTIM’ORA
1 marzo 2021
Il dramma dei bimbi fragili, non riceveranno i vaccini. L’appello di una mamma: «Vaccinate noi per proteggerli dal virus»