Per gli appassionati di tecnologia e per i programmatori il nome Raspberry Pi non è nuovo, questa serie di computer, infatti, è pensata per introdurre anche i meno esperti al mondo della programmazione e aiuta gli “smanettoni” a dare sfogo alla fantasia.
Cos’è un Raspberry?
Il Raspberry Pi è un mini computer dalla grandezza di una carta di credito, sviluppato dalla Raspberry Foundation dal 2007. Il Raspberry non è pensato per essere un pc normale, infatti è un single-board computer, dove sono presenti l’hardware del device (un processore di architettura ARM) e diverse porte per collegare le periferiche (video, audio, HDMI, USB ecc.). Su un apposito slot va collegata una micro SD che viene usata come memoria dal computer e che contiene il sistema operativo. Generalmente come sistema operativo è consigliato Raspbian (sviluppato internamente dalla Raspberry Foundation), ma se ne possono utilizzare altri distribuiti da Linux o una particolare versione di Windows.
Da gioco a computer
Il Raspberry Pi può svolgere tantissime funzioni utili non solo nel settore informatico, ma può essere usato per fare dei progetti di domotica. Il dispositivo può infatti essere utilizzato come centrale per la smart home, così da gestire ed ottimizzare il funzionamento di tutti gli apparecchi domotici come impianti di riscaldamento, lavatrici, persiane, luci ecc. Gli utenti inoltre possono usare il mini pc per dei progetti di robotica, visti i numerosi “accessori” compatibili. Il Raspberry Pi ha un prezzo molto accessibile: la versione base con 2 GB di RAM costa poco più di 35 euro sul sito ufficiale.
Raspberry Pi 400, la svolta
Nel 2020 la Raspberry Foundation ha immesso sul mercato il Raspberry Pi 400: ossia un Raspberry Pi 4 con 4GB di RAM integrato in una tastiera. Venduto a 75euro per il singolo dispositivo o a 105 per il kit completo di alimentatore, mouse, scheda micro SD (con OS Raspbian precaricato), cavo HDMI e manuale (una guida su come usare il mini pc per progetti più o meno complessi)
Nelle ultime settimane ho provato il Pi 400 e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Sono preinstallati diversi software di programmazione, Chromium (versione più leggera di Chrome), e il pacchetto LibreOffice (simile al popolare pacchetto di Microsoft). Dopo averci collegato una webcam e un monitor è diventato un pc fisso a tutti gli effetti: la maggior parte delle azioni che si svolgono normalmente con un pc e anche le videolezioni possono essere fatte senza problemi. Il Raspberry Pi inoltre può essere “overcloccato” ossia si può aumentare la velocità del processore fino a 2,2 GHz (di base è 0.8) per rendere più fluida l’esperienza d’uso. Il Pi 400 è probabilmente la migliore alternativa economica se si cerca un computer per la DaD o per avere una postazione svago o da studio.
Davide Capricano