Continua a calare, in Campania, la curva dei contagi. E anche se di poco, il numero dei guariti supera quello dei positivi. Nelle ultime 24 ore, secondo i dati dell’Unità di crisi, sono 2.045 su 21.120 tamponi molecolari esaminati i casi positivi. Se ieri l’indice di positività era pari al 10,29%, oggi scende al 9,68%. Sono 52 i decessi (ieri 62) e 2.080 le persone guarite. Resta invariata anche la situazione dei posti letto negli ospedali, sia in terapia intensiva (oggi 179, uno più di ieri) sia in degenza (oggi 1587 e ieri 1598). Intanto prosegue la vaccinazione dei pazienti già in carico presso le unità operative e i centri di riferimento del Policlinico dell’Università Federico II. In linea con quanto previsto dal piano vaccinale della Regione Campania, da giovedì 25 marzo questi pazienti, convocati direttamente dall’ateneo, saranno vaccinati con la dovuta assistenza. “I pazienti fragili – spiega il direttore generale Anna Iervolino – hanno bisogno di un percorso adeguato alle loro esigenze, protetto e anche ben monitorato dai professionisti della salute che conoscono bene il loro percorso terapeutico e lo stato di salute al momento della vaccinazione. C’è anche una componente di maggiore serenità per i pazienti che si vaccinano in strutture a loro ben conosciute e con il personale medico e infermieristico che abitualmente li segue. Per questo abbiamo scelto di impegnarci anche su questo fronte, che ha richiesto un intenso lavoro organizzativo in sinergia con tutte le componenti sanitarie e amministrative dell’Azienda e le associazioni dei pazienti”.
Le vaccinazioni saranno effettuate presso il centro vaccinale dell’Azienda (edificio 15) e riguarderanno tutti i pazienti fragili in cura presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II: pazienti con diabete, con malattie autoimmuni ed immunodeficienze primitive, con scompenso cardiaco, oncoematologici, pazienti con disabilità, con fibrosi cistica e pazienti trapiantati. Si sono, invece, concluse a Napoli le convocazioni per i vaccini delle professioni sanitarie e il risultato è in chiaroscuro per alcune categorie. La percentuale di adesione complessiva per medici generici, biologi, psicologi, infermieri, chimici e fisici, veterinari, tecnici sanitari e ostetriche è del 73%, molto più bassa rispetto al resto delle categorie di sanitari che ha fatto il vaccino in questi mesi. Il personale degli ospedali si è infatti vaccinato al 95%, seguito dalle strutture accreditate al 92%, poi i farmacisti e gli informatori sanitari all’89% e infine i dipendenti dei dipartimenti dell’Asl, i distretti e delle strutture centrali dell’azienda sanitaria che si sono presentati alla vaccinazione all’88%. L’Asl partenopea da lunedì ripeterà le convocazioni a chi non si è presentato.