Torre del Greco. «Il progetto “RiforestiAmo il Gigante” cresce sempre di più: è stato firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa con il Comune di Torre del Greco per la predisposizione e la realizzazione degli interventi di riforestazione e rinaturalizzazione delle aree appartenenti al Parco Nazionale del Vesuvio deturpate dagli incendi del 2017». Sono le parole ricche d’entusiasmo e gratitudine di Silvano Somma, dottore forestale appartenente all’associazione Primaurora, simbolica alleanza d’esperti e appassionati del territorio unitisi proprio tra le fiamme che hanno avvolto il Vesuvio nel 2017.
«Questo progetto sta vivendo una nuova fase, frutto d’una meravigliosa e inaspettata espansione, coinvolgente ora circa quaranta enti e associazioni; tra questi il Comune di Torre del Greco, cui abbiamo avviato una proficua collaborazione» anticipa il giovane appassionato d’ambiente. «Abbiamo recapitato una manifestazione d’interesse al Comune, in cui veniva mostrata la volontà di portare avanti il progetto senza alcun costo per la collettività» spiega Silvano, facendo luce sull’emblematica stretta di mano tra l’associazione Primaurora e l’ente di palazzo Baronale.
«L’attività prevista sarà portata avanti insieme a tutte le realtà che hanno aderito a “RiforestiAmo il Gigante”, come scuole e altre compagnie e coinvolgerà in maniera attiva chiunque senta nascere o fiorire dentro di sé il desiderio di adoperarsi per il proprio ambiente e per la natura che lo circonda; dobbiamo darci da fare» evidenzia il giovane dottore forestale, anticipando che l’attività riguarderà da vicino ogni cittadino.
«In attesa delle autorizzazioni, utili e necessarie per poter operare nelle aree del Parco Nazionale del Vesuvio, anticipiamo che già in autunno procederemo con gli interventi di messa a dimora delle nuove piantine: questi interventi prevedranno anche la partecipazione della cittadinanza che vorrà rendersi complice di questa rinascita. Il Vesuvio è il nostro bene prezioso e noi cittadini siamo i primi custodi di questa Terra meravigliosa» chiarisce e conclude il dottore forestale dell’associazione Primaurora.
©riproduzione riservata