Due notti di gelo a primavera, con le colture in gemmazione, mettono a rischio la raccolta dell’ortofrutta estiva, dalle ciliegie pugliesi ai kiwi pontini, e la stessa vendemmia, coi produttori di Lambrusco che piangono perdite fino all’80% delle uve. Gli agricoltori sanno bene di lavorare a cielo aperto, ma di fronte a temperature notturne così estreme poco hanno potuto contrastare con i fuochi accesi tra i filari. “In questo momento difficile per l’agricoltura siamo vicini – ha detto il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio – agli operatori che rischiano di vedere andare in fumo il frutto del proprio lavoro”.
Sono già cinque le regioni pronte a chiedere al Mipaaf ristori per far fronte all’emergenza. “Noi siamo pronti a intervenire – ha sottolineato Centinaio – appena saremo in grado di quantificare i danni ci attiveremo nel minor tempo possibile”. Si va, dunque, alla conta dei danni, ma anche a un revisione dei meccanismi di ristoro, come chiede Confagricoltura in particolare. L’impatto del maltempo, secondo una stima del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, “è sicuramente pesante, dato il numero delle regioni interessate e delle colture colpite: dai frutteti alle orticole; dalla vite agli olivi, fino ai seminativi.
Vanno attivati con la massima urgenza gli strumenti previsti per le calamità naturali che, però, potrebbero risultare insufficienti. Del resto gli strumenti vigenti – ha evidenziato – risultano non più adeguati. Dobbiamo subito metterci al lavoro per definire un nuovo sistema in grado di assicurare in tempi rapidi il ristoro dei danni e consentire la ripresa produttiva”. Sui social la risposta del sottosegretario alle Politiche agricole Francesco Battistoni: “Da tempo mi batto per aumentare la dotazione del fondo di solidarietà nazionale. Ora è il momento di passare ai fatti e non appena le Regioni ci forniranno l’entità dei danni, ci impegneremo a trovare le risorse necessarie. L’agricoltura, soprattutto in questa pandemia, ha dato un grande contributo al Paese, non possiamo lasciarla sola”. Intanto Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, appena avranno le prime risultanze dei danni causati dalle recenti gelate, invieranno al Mipaaf una richiesta di fondi, in deroga rispetto alla normativa e al piano assicurativo 2021, per poter indennizzare gli operatori, le cui associazioni di categoria, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, hanno chiesto la dichiarazione di eccezionale avversità atmosferica. “Le gelate hanno colpito indistintamente tutti i territori di queste regioni – ha precisato l’assessore veneto all’agricoltura, Federico Caner – e pertanto abbiamo deciso di fare fronte comune, lavorando insieme per cercare di ottenere i risarcimenti”. Ma se per il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani “non ci sono elementi per creare allarmismi” visto l’entità dei danni “limitati e circoscritti”, è la Coldiretti a denunciare anche al Sud produzioni in molti territori letteralmente dimezzate, dalle albicocche alle pesche, dai vigneti agli ortaggi con ripercussioni più gravi sulle ciliegie nel barese. Ko per 3 fiori su 4 e interi campi di tulipani sono stati bruciati dal brusco abbassamento delle temperature fino a -5 gradi nel foggiano. “Una situazione drammatica per migliaia di imprese agricole che hanno visto perdere in una giornata il lavoro di un intero anno”, per Coldiretti che, in questa Caporetto per il comparto primario, tuttavia registra un positivo impegno dei molti rappresentanti delle Istituzioni a livello nazionale e regionale.