Torre del Greco. All’orario di chiusura degli uffici di palazzo Baronale, non era arrivata alcuna comunicazione ufficiale all’attenzione del segretario generale Pasquale Incarnato o del capo dell’assise Gaetano Frulio. Ma all’indomani dell’interrogatorio di garanzia di Mario Buono – il consigliere comunale arrestato con l’accusa di voto di scambio e attualmente costretto ai domiciliari – la sospensione cautelare dalla carica da parte del prefetto Marco Valentini sembra scontata. Un atto dovuto in attesa del proseguimento del procedimento giudiziario – era già accaduto agli inizi di aprile del 2019 con Ciro Piccirillo, il politico-poliziotto sottoposto a divieto di dimora in città e sostituito in aula da Maria Orlando per un anno – ma destinato a scatenare nuove fibrillazioni in Municipio.
L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Antonio Fiorentino del tribunale di Torre Annunziata dietro richiesta del procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli rischia di «azzoppare» la maggioranza targata Giovanni Palomba – l’ex leghista Mario Buono agli inizi di febbraio era saltato sulla carovana del buongoverno, dopo due anni e mezzo di inconsistente opposizione – e di lasciare lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio con numeri risicati in consiglio comunale. Perché, al momento dell’attesa sospensione da parte del prefetto di Napoli, in aula – come prima non eletta della lista civica Forza Torre a sostegno di Romina Stilo – entrerebbe Carmela «Melania» Iacomino, moglie dell’attuale commissario cittadino di Forza Italia, Dario Colombo: la staffetta, dunque, farebbe «perdere» un voto alla coalizione uscita fuori dal ribaltone di febbraio. Non la migliore delle prospettive per la fascia tricolore, recentemente uscito indenne dalla prova del nove dell’approvazione del bilancio di previsione 2021.
A dispetto dell’assenza forzata di Mario Buono, la maggioranza – forte del sostegno dei trasformisti Luigi Mele, Nello Formisano e Alessandra Tabernacolo – ha portato a casa il risultato con 14 voti favorevoli. Alle previste «alzate di mano» si è aggiunto, in extremis, l’ondivago Antonio Spierto: «Mi è sembrato giusto regalare un’opportunità alla nuova squadra di governo cittadino», le parole con cui il capitano di lungo corso ha giustificato l’ennesima giravolta a palazzo Baronale.
Regalare, al momento. Perché lo sbarco di Carmela «Melania» Iacomino in consiglio comunale – rigorosamente tra i banchi della minoranza – potrebbe convincere il sindaco in bilico a puntellare i numeri della sua maggioranza. E una «rivisitazione» di incarichi e poltrone per trovare un nuovo punto di equilibrio non sarebbe da escludere.
@riproduzione riservata