Cinque vittorie e quattro sconfitte, un bilancio quasi in parità negli scontri diretti del Napoli contro le prime sei della classifica insieme agli azzurri, che giocano un campionato a parte per i posti europei della prossima stagione. In una classifica di serie A chiarissima, con 11 punti di vantaggio della Roma, settima, nei confronti del Sassuolo, ottavo, il Napoli ha ora gli ultimi due scontri diretti della stagione, entrambi al Maradona, il primo con l’Inter, domenica sera, e poi con la Lazio e cerca due vittorie per chiudere in positivo gli scontri clou e avvicinarsi alla Champions League.
La squadra di Gattuso ha perso entrambi i match in trasferta, all’andata a Milano per un rigore di Lukaku e a Roma con la Lazio con i gol di Immobile e Luis Alberto. Gattuso sa che deve capovolgere la situazione a cominciare dai nerazzurri che volano verso lo scudetto e non vogliono concedersi pause.
A Milano il Napoli non venne travolto, anzi chiuse con 17 tiri a cinque e con un possesso palla del 49%, ma non trovò la via della rete. Giocò Mertens centravanti, stavolta dovrebbe invece toccare a Osimhen che è davvero in palla, con il belga pronto a entrare nella ripresa in un Napoli che ormai il tecnico azzurro ha chiaro in testa con il suo 4-2-3-1. Niente marce indietro e nessuna voglia di coprirsi per gli azzurri che hanno ritrovato anche la giostra del gol con 13 reti nelle ultime sei partite, subendone 6. La macchina gira e non vuole fermarsi. Domenica c’è anche la carta Meret, il portiere che nei due match con Inter e Lazio vuole dimostrare di avere davvero la maturità per prendersi la porta del Napoli, per convincere il club a affidargliene le chiavi ora in tasca a Ospina, infortunato.
In caso contrario, Meret è pronto a salutare, accettando offerte che gli diano continuità. Il lavoro continua a Castel Volturno, mentre da sabato gli azzurri andranno in ritiro in un albergo cittadino per trovare isolamento e concentrazione. L’occasione è da non perdere, per andare in Champions ci vuole una prestazione da Champions.