Hanno forzato una grata della camera da letto, poi sono entrati con le pistole in pugno costringendoli ad aprire la cassaforte. Notte di terrore, quella passata, per il difensore della Roma Chris Smalling e la moglie, la modella Sam Cooke, sorpresi nel sonno nella loro villa sull’Appia Pignatelli, nel cuore della Roma antica. Con loro, in casa, c’erano anche il figlio, di due anni, la madre e la sorella del calciatore giallorosso. Tanta paura, ma per fortuna nessuna conseguenza per l’inglese che però ha preferito prendersi un giorno di riposo dagli allenamenti per stare vicino alla famiglia.
Mancano pochi minuti alle 5 del mattino quando Smalling e la moglie vengono svegliati di soprassalto. Dalla finestra entrano tre uomini, che si sono fatti spazio attraverso la grata divelta. Li minacciano con una pistola e li costringono ad accompagnarli alla cassaforte, da dove prelevano tre Rolex, gioielli e 300 euro in contanti. Poi si danno alla fuga lasciando Smalling e famiglia nel terrore. La telefonata alla polizia arriva poco dopo – è lo stesso calciatore a chiamare – e gli agenti arrivano nella villa all’appia Pignatelli in pochi minuti.
Il difensore, 31 anni, racconta quanto avvenuto e mette a disposizione degli agenti le registrazioni delle telecamere di sicurezza. Secondo le prime indagini la banda dei rapinatori sarebbe composta da italiani e non è escluso che possano già aver messo a segno altri colpi simili nella stessa zona esclusiva della Capitale. La rapina, come ha fatto sapere la stessa Roma, ha scosso il calciatore. La società ha spiegato che la paura è stata tanta, ma che fisicamente il giocatore sta bene. Questa mattina sarebbe dovuto essere a Trigoria per allenarsi insieme con gli infortunati nonostante il giorno libero concesso da Fonseca, ma dalle parti del centro sportivo Fulvio Bernardini non si è visto.
Non appena saputa la notizia poi stati tantissimi i messaggi di solidarietà dei tifosi sui social in cui esprimono solidarietà con il centrale inglese. Messaggi anche da parte dei compagni di squadra e di altri colleghi, come il connazionale Marcus Rashford del Manchester United. “Mi dispiace svegliarmi con queste notizie – scrive su Twitter -. Non posso immaginare come tu possa sentirti, spero che voi stiate bene”. E sempre sui social è arrivato anche l’avvertimento della giornalista di Rai Sport Paola Ferrari che, proprio nella stessa villa, ha detto di essere stata rapinata nel 2018. “Turbata dalla rapina con sequestro subita da Smalling – scrive – nella stessa casa dove sono stata rapinata. Ho deciso di mettere in rete le immagini di quei momenti terribili. Perché dopo due anni questa storia si ripete?”.
Quella capitata a Smalling, però, è solo l’ultima delle rapine messe a segno nei confronti di personaggi famosi o calciatori a Roma. Lo scorso novembre ne è rimasto vittima l’allenatore della Roma, il portoghese Paulo Fonseca. Anche in quel caso il tecnico venne derubato nella sua casa di Monteverde di tre Rolex per un valore complessivo di 100 mila euro. Un altro giallorosso, Bryan Cristante, ha subito un tentativo di furto, sempre del Rolex, da parte di alcuni malviventi su uno scooter. Ma nel mirino dei rapinatori sono finiti nel tempo anche il bomber Edin Dzeko, Nainggolan o, andando ancora più indietro nel tempo, Gervinho e Mexes