Ci sono cinque gol ma anche due gemelli in copertina nel Napoli che ha travolto la Lazio e continua la sua scalata alla Champions League: Dries Mertens e Lorenzo Insigne. Il belga non tradisce mai le attese e con il suo perfetto tiro di prima sotto la traversa ieri contro la Lazio ha scalato un altro record, raggiungendo Vojak, attaccante azzurro per sei stagioni negli anni ’30, al primo posto nei marcatori in serie A della storia del Napoli. Sono 102 i gol di Mertens che ora è pronto a diventare anche il sovrano di quella classifica, mentre aumenta il suo dominio in quella dei marcatori in tutte le competizioni, con i 135 gol, distanziando Hamsik a 121. Mertens è sempre più uomo record nei suoi otto anni in azzurro, in una sequenza di gol iniziata il 30 ottobre del 2013 nella vittoria a Firenze.
Da allora oltre ai 102 in campionato, ha esultato 17 volte in Champions League, 10 in Europa League, 6 in Coppa Italia. Una parata di gol che il ragazzo di Lovano si è goduto nella città che ama, dalla sua terrazza di Palazzo Donn’anna, dai vicoli che frequenta, nello stadio che lo ha reso davvero una stella. Ha pianto Mertens ieri, pensando a sua nonna scomparsa in questi giorni e a cui era molto legato, lo ha fatto nel suo campo, in quella che considera ormai la sua città. E infatti forte è stato l’abbraccio con Lorenzo Insigne, l’uomo con cui condivide Napoli da otto anni e che ieri ha preso ancora una volta per mano la squadra, segnano la sua terza doppietta stagionale. Una doppietta storica che ha permesso a Lorenzinho di salire a 83 gol in campionato, staccando Maradona che ne segnò 81. Insigne è a 107 reti in tutte le competizioni ma è anche concentratissimo nell’obiettivo di superare il suo record di gol stagionali, i 20 segnati nella stagione 2017/18, con Sarri in panchina. L’attaccante di Frattamaggiore è a quota 17, gliene mancano quattro nelle sei partite che mancano e che il Napoli è pronto a fare a testa bassa a cominciare dalla sfida al Torino di lunedì, per risalire ancora: ora il Milan è a tre punti, Juve e Atalanta a due, tutte le strade della Champions sono aperte. La macchina funziona e la determinazione c’è, basta guardare nel match con la Lazio di Manolas, il guerriero della difesa che non ha frenato il suo tentativo di testa che ha portato al rigore del vantaggio azzurro. La squadra c’è, il futuro lo disegnerà De Laurentiis, ma tutti vogliono la Champions.