Riapertura dei ristoranti in zona gialla, il nuovo Dpcm consente alle attività di servire al tavolo solo all’aperto. Ma a Poggiomarino, i locali che possono contare su sale esterne sono pochi. Ecco perché la parziale riapertura stabilita dal Governo s’è trasformata, in meno di 24 ore, in un clamoroso flop per chi sta provando a uscire – tra mille difficoltà – dalla crisi economica legata a doppio filo con l’emergenza sanitaria attualmente in corso.Nasce da qui, dal malcontento di gran parte dei titolari di pizzerie e ristoranti del territorio cittadino, la richiesta presentata di attivare procedure per garantire ai gestori dei locali di poter usufruire su una porzione di spazio pubblico – con stand in strada – a titolo gratuito. Ma a palazzo di città, più che discutere del problema si fa a gara a chi ha presentato prima la proposta utile per le attività ristorative. Tra chi accusa di voler far solo «propaganda social», a chi ribatte che «in maggioranza nessuno aveva preso in carico questa emergenza».E mentre i politici litigano: le pizzerie e i ristoranti che fanno fatica a resistere sul territorio cittadino, muoiono. Resta sul tavolo del primo cittadino, Maurizio Falanga, le esigenza di decine di imprenditori del food, che un anno fa hanno chiuso le sale interne al pubblico, tuttora in piena difficoltà.A scatenare lo scontro sulla pelle dei ristoratori è l’annuncio da parte del gruppo di minoranza di voler avviare una serie di proposte per consentire a tutte le attività ristorative di ripartire. «Consentire ai locali la possibilità di consorziarsi e garantire servizio in varie zone pubbliche di Poggiomarino, come l’area mercato. Prevedere in via straordinaria e temporanea che le attività possano avere la possibilità di ampliare la superficie del suolo pubblico antistante al locale» – le richieste dell’opposizione – «Da qui la richiesta di esenzione totale del canone unico per lil 2021, la concessione fino al 30 settembre di dehors, procedure semplificate per l’autorizzazione all’uso del suolo pubblico e sistemazione di tavolini anche nelle vicinanze del locale, fino a una distanza massima di 70 metri».Proposte destinate a scatenare l’ennesima bagarre politica. «E’ già da diverse settimane della commissione lavori pubblici, presieduta dal capogruppo di Forza Italia, Lisa Speranza, la proposta di deliberazione per agevolare i nostri commercianti», fa sapere il gruppo degli azzurri di Poggiomarino. «Basta propagande solo sui social, portate le istanze nelle riunioni in municipio», il parere di molti esponenti della maggioranza del sindaco Falanga pronti a rivendicare l’iniziativa a favore dei commercianti. Dalla minoranza il nuovo affondo. «La presidente della commissione dice di aver avuto la stessa idea, noi consiglieri di opposizione che facciamo parte della commissione lavori pubblici (Giuseppe Annunziata e Lisa Speranza, ndr) non abbiamo letto nulla di tutto questo nel regolamento dehors». E mentre a palazzo di città si litiga su chi sia arrivato primo, nella vita di tutti i giorni ci sono decine di titolari di ristoranti e pizzerie che con l’istituzione della hanno solo subìto l’ennesima beffa.
CRONACA
28 aprile 2021
Zona gialla, flop a Poggiomarino: ristoranti senza spazi all’aperto e i politici litigano sui tavolini gratis