Castellammare. Fare un tuffo in mare in villa comunale potrebbe non essere più un sogno. Non sarà possibile quest’estate, sia chiaro. Ma l’obiettivo dichiarato di rendere balneabile quel tratto di litorale di Castellammare di Stabia entro i prossimi anni sembra decisamente alla portata. A certificarlo sono le nuove analisi dell’Arpac dalle quali risultano valori quasi simili a quelli del mare di Pozzano, abbondantemente sotto i limiti imposti per garantire la balneabilità. Si tratta del primo esame positivo, in questo 2021, a conferma che la strada perseguita, con lo stop degli scarichi a mare, sta cominciando a dare i suoi frutti. L’agenzia regionale ha effettuato i prelievi lo scorso 26 aprile, rilevando valori nella norma per le acque antistanti la villa comunale. Enterococchi instestinali ed escherichia coli, i principali batteri utili a determinare potenziali rischi per la salute in caso di balneazione, sono risultati addirittura il 90% in meno del limite massimo consentito.Ci sono due fattori, però, da tenere in considerazione: già negli anni scorsi era accaduto che per qualche esame i valori fossero positivi, salvo poi ripiombare nella certificazione d’inquinamento cronica ormai da decenni.Il problema, dopo l’eliminazione degli scarichi nel rivo Cannetiello, riguarda il rivo San Marco che nei giorni di pioggia continua a trascinare in mare i veleni che arrivano dai Monti Lattari. Per risolvere questa problematica è necessario il completamento dei lavori per il collettore di Gragnano. Un’opera che potrà ripartire solo quando saranno definiti i ricorsi contro gli espropri presentati dai proprietari di alcune aree della zona nord di Castellammare.
CRONACA
29 aprile 2021
Castellammare, mare in villa: le analisi sono ok, ma ancora niente balneabilità