Monitorare da remoto la situazione clinica dei pazienti affetti da Covid-19 in cura al domicilio: è questa l’emergenza che ha mosso l’ingegno del dott. Gianni Rossi, medico di medicina generale a San Marco dei Cavoti, un antico borgo campano in provincia di Benevento.
Sono diverse centinaia i pazienti che in questi mesi sono stati seguiti in tutta l’evoluzione e il decorso della malattia grazie all’innovativa web app che è stata sviluppata da Domenico Tomaselli (ingegnere elettronico), Giuseppe Ricci (sviluppatore web), e Armando Tornesello (sistemista e consulente informatico).
Come evidenziato da una recente indagine realizzata dal Censis dove emerge che il 70,3% degli italiani considera prioritario l’investimento in telemedicina e soluzioni digitali per controlli, diagnosi e cure a distanza, l’esperienza di San Marco dei Cavoti lo conferma.
“Credo che la telemedicina possa rappresentare una risposta efficace per gestire i pazienti, soprattutto quelli più critici e affetti da patologie croniche, anche in uno scenario post-Covid. In questo modo, da un lato il paziente ha la certezza di essere seguito e monitorato sempre, dall’altro il medico ha la possibilità di intervenire al momento giusto per inserire farmaci nella terapia o modificare dosaggi o flusso di ossigeno per contrastare l’evolversi della malattia – ha dichiarato il dott. Rossi – Mi auguro che questa esperienza, così positiva, possa essere di ispirazione per tanti altri miei colleghi e che un’applicazione come questa possa trovare spazio di diffusione anche in altre zone d’Italia”.
È nella semplicità d’uso il valore aggiunto di questa applicazione che è stata di estrema utilità per superare una situazione di emergenza e gestire i rapporti con una molteplicità di pazienti, altrimenti difficili da tenere sotto controllo.
Attraverso un pannello di controllo, il medico ha subito evidente in ordine cronologico e con grafici la situazione del paziente che può accedere, mediante un link ricevuto su Whatsapp, a una pagina web dove inserire i dati di temperatura, saturazione, frequenza cardiaca, fino al consumo dei litri di ossigeno al minuto, ed eventuali note di sintomi da riferire.
A ogni nuovo inserimento, il medico riceve una notifica su Telegram e quando una rilevazione presenta almeno un valore al di fuori dei parametri viene messa in evidenza, oltre ad avere un grafico con le curve di andamento dei parametri registrati.
“Abbiamo seguito con grande attenzione ed interesse la prima sperimentazione di questa app, snella e intuitiva, che si è dimostrata davvero utile per tanti pazienti affetti da Covid-19 nella gestione del rapporto terapeutico col medico di medicina generale – evidenzia l’avv. Gabriele Chiarini, presidente della Fondazione Sanità Responsabile. “La nostra istituzione persegue finalità solidaristiche e di utilità sociale, tra cui la promozione della sicurezza e dell’efficacia delle cure, che sono elementi imprescindibili per la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Perciò saremo lieti di sostenere gli sviluppi di questa piattaforma, che riteniamo abbia grandi potenzialità di espansione in tutti i rapporti terapeutici di durata, nei quali l’operatore sanitario ha bisogno di monitorare con costanza le condizioni cliniche di una pluralità di pazienti“.
L’esperienza del dott. Rossi dimostra come la Campania sia una regione capace di investire nell’innovazione, anche nel campo della telemedicina. Non a caso, già nell’aprile 2020 presso l’ASL Napoli2Nord, era nata la prima rete domiciliare virtuale per le cure palliative per opera del dottor Federico Lucke, responsabile dell’ambulatorio di Medicina del Dolore del P.O. di Pozzuoli.
Gennaro Annunziata