Torre Annunziata. Una città fuori controllo, alle prese con l’ennesima emergenza criminalità. A meno di 10 giorni dal brutale massacro di Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso da 4 belve per un parcheggio, a fare scattare un nuovo allarme è stata una telefonata al centralino del commissariato di polizia: «Ci sono stati degli spari in via Gino Alfani», la segnalazione arrivata a pochi minuti dal coprifuoco che ha fatto precipitare una volante della polizia sul posto.
In «Curva» – il regno della movida cittadina prima dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 – c’erano decine di giovani, alcuni evidentemente spaventati per l’accaduto. Gli agenti hanno subito avviato i rilievi del caso: rinvenuti alcuni bossoli e ascoltati diversi giovani presenti per cercare di ricostruire la dinamica del nuovo episodio destinato a portare nuovamente Torre Annunziata agli «onori» delle cronache: un giovane di 17 anni, secondo la prima ricostruzione degli investigatori, sarebbe stato ferito a alla gamba destra. Si cerca di capire se sia stato un tentativo di rapina oppure una «vendetta» tra bande di minorenni, diventati signori incontrastati della «Curva» nella città senza regole e senza controllo.