No a un nuovo centralismo ma chiede alle Regioni di rispettare le priorità indicate nel piano vaccinale del generale Figliuolo. Così la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini su ‘La Stampa’ dove fa presente che non c’è alcuna “anarchia nelle vaccinazioni” ma che “magari qualcuno getta il cuore oltre l’ostacolo”. “Non scopriamo oggi di avere 21 sistemi sanitari diversi e la pandemia è stata uno stress test per tutto il Pianeta – osserva – siamo al lavoro per migliorarli tutti e renderli più performanti e omogenei: le risorse del Pnrr serviranno anche a questo”. Il vaccino in vacanza? “È comprensibile che le Regioni a più alta vocazione turistica cerchino di massimizzare i risultati, ma ci sono problemi organizzativi complessi e c’è il rischio di potenziali squilibri nelle forniture. È doveroso remare tutti nella stessa direzione. Non c’è nessuna anarchia. Lo dico dal mio punto di vista che è quello della Conferenza Stato-Regioni: questa conflittualità e queste differenze non ci sono, le Regioni stanno facendo la loro parte, nonostante alcune oggettive difficoltà”. Poi Gelmini afferma di condividere le linee guida di Figliuolo: “Trovo giusto aumentare la platea dei vaccinatori. Ci avviciniamo alla campagna di massa e finalmente ci si potrà vaccinare anche in farmacia”. Il capitolo del vaccino obbligatorio è un “tema per ora superato”. E il progetto del sindaco di Venezia Brugnaro di formare un nuovo gruppo? “E’ un buon sindaco, ma se sceglie di incentivare il frazionamento in partitini dell’area moderata, commette un errore”.
CRONACA
23 maggio 2021
Vaccini, il ministro Gelmini: «Le Regioni devono rispettare il piano di Figliuolo»