I criminali informatici, che sfruttano ogni evento eclatante e l’empatia umana, nel corso del 2020 hanno capitalizzato la paura e l’incertezza sociale, che hanno contraddistinto l’emergenza sanitaria. Con il protrarsi della pandemia gli attacchi si sono costantemente evoluti con nuovi meccanismi di distribuzione del malware, attività di social engineering sempre più ingegnose e nuovi exploit.
A fotografare questa situazione il Consumer Threat Landscape Report 2020, un rapporto che dettaglia le principali minacce, la loro frequenza e quali sono state le tendenze del crimine informatico durante lo scorso anno. A pubblicarlo Bitdefender, azienda leader nel settore della cybersicurezza, che offre soluzioni di prevenzione, rilevamento e risposta alle minacce per sistemi in ambiente consumer, business e governativo.
Il report si basa sull’analisi dei dati trimestrali e annuali derivanti dall’infrastruttura Global Protective Network (GPN) di Bitdefender, che esegue miliardi di operazioni al giorno su milioni di endpoint e utilizza algoritmi avanzati per identificare varie minacce e modelli di attacco.
Di seguito i principali risultati presenti nel rapporto che tiene conto delle risultanze riferite ad Australia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia e Stati Uniti.
Impennata di attacchi ransomware in tutto il mondo – Nel complesso, gli attacchi ransomware sono cresciuti di un sorprendente 485% nel 2020 rispetto al 2019. Gli attacchi nel primo e secondo trimestre del 2020 hanno rappresentato il 64% di tutti gli attacchi ovvero il 19% in più rispetto ai primi due trimestri del 2019. In italia il 66% nei primi due trimestri.
I sistemi operativi proprietari dell’IoT sono un grande pericolo – I dispositivi con sistemi operativi proprietari costituiscono il 34% di ciò che i consumatori possiedono e sono responsabili del 96% di tutte le vulnerabilità rilevate. Bitdefender ha osservato un incredibile aumento del 335% delle vulnerabilità delle Smart TV rispetto al 2019.
Android è il veicolo preferito per diffondere malware e app dannose – Il 35% di tutto il malware Android rilevato proviene dalla famiglia Trojan.Agent seguita da Android.Trojan.Downloader al 10% e Android.Trojan.Banker al 7%.
I dispositivi Network-attached storage (NAS) sono i più colpiti – Il numero di vulnerabilità riscontrate nei dispositivi NAS è aumentato del 189% anno su anno dal 2019 al 2020. Anche se i dispositivi NAS potrebbero non essere tra i dispositivi più diffusi nelle abitazioni, contengono potenzialmente il maggior numero di vulnerabilità per cui non sono ancora disponibili patch per neutralizzarle.
Le applicazioni potenzialmente indesiderate sono in aumento – Sebbene possano non essere dannose di per sé, hanno un impatto negativo sull’esperienza dell’utente rallentando i sistemi, mostrando annunci inaspettati o addirittura installando software aggiuntivi. Bitdefender ha osservato un aumento del 320% delle applicazioni potenzialmente indesiderate segnalate nel 2020 rispetto all’anno precedente.
In Italia, si è registrato un incremento del malware bancario nel 2020 rispetto al 2019 (59% nella prima metà del 2020 rispetto al 44% nello stesso periodo del 2019).
Gennaro Annunziata