Nel valzer delle panchine della serie A si aspetta un tweet del presidente De Laurentiis per sapere chi sarà il tecnico che nella prossima stagione prenderà il posto di Rino Gattuso sulla panchina degli azzurri. Al momento tutto lascia pensare che possa trattarsi di Luciano Spalletti, ma non si escludono colpi di scena anche perché quando è De Laurentiis in prima persona a guidare le operazioni non c’è mai nulla di scontato. Comunque la scelta del presidente sarebbe stata fatta. Dopo aver sondato tecnici italiani e anche di mezza Europa, De Laurentiis si sarebbe deciso a puntare sull’ex allenatore dell’Inter che è fermo da due anni, dopo aver concluso la sua esperienza sulla panchina dei nerazzurri e che non vede l’ora di tornare in pista nel campionato al quale è maggiormente interessato una volta esaurite le sue esperienze all’estero con la guida dello Zenit San Pietroburgo.
Le parti sarebbero tanto vicine che una bozza di contratto sarebbe già stata fatta pervenire al tecnico toscano e sarebbe al momento allo studio dei suoi consulenti. I contratti firmati con il Napoli da allenatori e calciatori, si sa, sono ponderosi e affrontano ogni più piccolo dettaglio. Non è un caso che qualche trattativa si sia arenata in dirittura d’arrivo, proprio perché su qualche clausola specifica non si sarebbe trovato l’accordo proprio nell’imminenza della firma. I tifosi, che ormai da quattro mesi sono privi di notizie a causa del silenzio stampa imposto da De Laurentiis a tutti i tesserati, attendono con ansia novità.
Con Spalletti il Napoli continuerebbe a giocare con il 4-2-3-1, lo stesso modulo utilizzato da Gattuso in questa stagione e probabilmente ci sarebbe anche poco da cambiare nella rosa. Forse è proprio questo il motivo principale che ha fatto propendere De Laurentiis per la scelta del tecnico di Certaldo. Se avesse scelto un altro allenatore che adotta un sistema di gioco diverso, sarebbe poi stato costretto a intervenire pesantemente sul mercato per adattare la squadra alle esigenze del nuovo responsabile tecnico. Ci potrebbe ugualmente essere la rinuncia a qualche elemento di spicco (Koulibaly e Ruiz i principali indiziati di cessione) per fare cassa, visto che il bilancio della società non è più florido come qualche anno fa. Sicuramente Spalletti farebbe a sua volta qualche richiesta per potenziare quantomeno i reparti indeboliti dalla rinuncia ai pezzi pregiati, ma su questo aspetto un accordo tra il tecnico e la società potrebbe essere trovato senza grandi affanni.