Il teatro comunale a Torre del Greco diventa un «affare» per i politici, volano gli stracci a palazzo Baronale
Torre del Greco. Volano gli stracci a palazzo Baronale sul «business» relativo alla realizzazione di un teatro comunale all’ombra del Vesuvio: il progetto «caro» al senatore in pensione Nello Formisano – a marzo passato alla corte del sindaco Giovanni Palomba, ma concentrato solo su specifici temi della vita politica cittadina – scatena, infatti, l’opposizione in consiglio comunale.
Sotto i riflettori, in particolare, sono finite le anomale scelte della maggioranza pronta a investire soldi pubblici anziché provare a utilizzare – come stabilito dall’assise – gli immobili comunali già passati al vaglio del settore patrimonio.
E se Valerio Ciavolino non ha esitato a bacchettare Nello Formisano per le «oscure manovre» registrate per individuare la futura sede del teatro comunale, i pentastellati di palazzo Baronale non perdono occasione per sottolineare come «il sindaco e la sua maggioranza sono sempre meno interessati a valorizzare il patrimonio comunali, incuranti delle opportunità di accedere a finanziamenti governativi fino a 10 milioni di euro».
In quest’ottica, infatti, si legge la manifestazione di interesse per comprare un immobile dai privati per «accontentare» il senatore in pensione. «Abbiamo difficoltà a immaginare – l’affondo del capogruppo del M5S, Vincenzo Salerno – in un’attualità di spauracchi come commissione di accesso e corte dei conti, qualcuno che si assuma la responsabilità di procedere all’acquisto di un immobile, magari in condizioni strutturali precarie e da ristrutturare. Crediamo fermamente che la creazione di un polo culturale nei locali dell’ex Pretura sia un’opportunità di valorizzazione delle eccellenze artistiche e al contempo occasione di sviluppo economico, lavorativo e turistico per il territorio».
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