Un polo espositivo, un auditorium e un’arena all’aperto. E’ questo il nucleo in tre parti del nuovo Museo del Parco Nazionale del Vesuvio che è stato inaugurato oggi con al centro il Museo del Parco, composto da tre grandi sale con pannelli illustrativi, apparecchiature multimediali, teche espositive, diorami, video e giochi interattivi, secondo un filo conduttore che è la descrizione del suolo vesuviano a partire dalla roccia madre, generata dagli eventi vulcanici, degli eventi che ne generano la trasformazione in humus, del suo legame con l’ambiente vegetale, animale, e con l’uomo. Fanno parte di questo allestimento anche quattro aiuole, che rappresentano alcuni tra i principali sistemi ambientali vesuviani.
“La nascita del Museo del Parco Nazionale del Vesuvio – dichiara nell’inaugurazione, a cui ha partecipato anche il governatore Vincenzo De Luca, il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio Agostino Casillo – si inserisce nella strategia complessiva di rilancio della nostra area protetta, avviata già da alcuni anni dall’Ente Parco con il Grande Progetto Vesuvio. Sono sicuro che con il giusto impegno e la necessaria determinazione faremo decollare questo importante sito turistico rendendolo, inoltre, un laboratorio di sostenibilità e di cultura ambientale, di cui il nostro territorio ha estremamente bisogno”. La struttura è connessa alla rete dei principali attrattori vesuviani: Antiquarium di Boscoreale, cratere del Vesuvio, scavi di Pompei ed Ercolano e sede museale dell’Osservatorio Vesuviano, perché accoglie in sintesi i principali aspetti di ognuno di questi siti. La gestione è stata affidata alla Fondazione Cives/MAV di Ercolano: “Ecco il museo che mancava – spiega il presidente della Fondazione Luigi Vicinanza – dedicato alla causa di quella ‘incantevole sventura’, che ha reso nei secoli Napoli e la sua area metropolitana un luogo di affascinante attrazione. L’apertura al pubblico del museo ha il significato di un atto di coraggio e di una testimonianza di speranza, ancor più evidenti dopo la lunga paralisi provocata dalla pandemia”.
Il Comune di Boscoreale è stato l’Ente Capofila per la realizzazione dei lavori di allestimento del Museo del Parco Nazionale del Vesuvio (finanziato con i fondi del ministero dell’Ambiente), affiancato da un Comitato d’Indirizzo composto dal presidente del Parco e dal direttore dell’INGV-OV di Napoli e da un Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico composto da personale dei tre Enti. “L’Osservatorio Vesuviano – spiega la direttrice dell’Osservatorio dell’INGV Francesca Bianco – è da sempre impegnato nella diffusione delle conoscenze sui vulcani campani e crediamo che questa condivisione sia una delle azioni più importanti tra quelle di mitigazione del rischio che competono alla comunità scientifica. Abbiamo collaborato con entusiasmo agli allestimenti attraverso cui abbiamo raccontato le caratteristiche di questo vulcano, l’influenza delle sue attività sulle proprietà del suolo e sullo sviluppo dei manufatti. E questa condivisione di saperi rende il Museo anche un presidio permanente di riduzione del rischio vulcanico”. Il Centro Multimediale comprende quattro ambienti, entro i quali si snoda un percorso fatto di pannelli ed installazioni multimediali, in parte interattive, che descrivono alcuni aspetti della vita ed dell’alimentazione nell’area vesuviana prima del 79 d.C. L’Auditorium ha una superficie complessiva di circa 1.300 mq, con una platea capace di ospitare 324 spettatori. L’Arena Scoperta, posta tra l’Auditorium e il Polo Espositivo, può ospitare fino a 350 spettatori ed è anche attrezzata con un proiettore e uno schermo motorizzato per proiezioni serali.
De Luca: punto di forza per il rilancio turistico
“Il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, insieme al MAV, altro gioiello del territorio, deve essere uno dei punti di forza del rilancio turistico e culturale della nostra regione. Nell’arco di 10 km abbiamo la concentrazione più alta al mondo di beni archeologici”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca inaugurando il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, promosso dalla Regione Campania, “Se tutto quello che abbiamo qui – ha proseguito De Luca – fosse stato in Francia o in Germania avrebbero costruito qualcosa di inimmaginabile tra Pompei, Ercolano, Boscoreale, Torre del Greco, Portici. Un po’ più su, Campi Flegrei, Baia, la città sommersa. Abbiamo cose uniche al mondo che non siamo stati capaci di valorizzare fino in fondo.
Lo sviluppo del settore turismo non è né semplice, né veloce e prevede che tanti fattori confluiscano sull’ottima riuscita dell’impresa. Con il presidente dell’EAV Umberto De Gregorio stiamo lavorando alla realizzazione di una funivia sul Vesuvio. Altra idea alla quale pensiamo di lavorare è la realizzazione di un parco floreale, altro elemento di attrazione turistica nell’area vesuviana. Stiamo cercando di utilizzare la vecchia rete ferroviaria dismessa per realizzare un grande parco urbano che arriva da Pompei al mare, può essere una grande pista ciclabile, che può diventare un luogo per eventi sportivi internazionali. Stiamo lavorando per la messa a punto di un piano di sicurezza: tra Campi Flegrei e area vesuviana abbiamo un territorio estremamente delicato sotto l’aspetto sismico. Altro obiettivo: la depurazione del mare del Golfo di Napoli. Il museo che inauguriamo questa mattina non è un intervento isolato; è un pezzo di un grande piano di rilancio culturale, turistico, ambientale, economico di tutta l’area vesuviana”.