Una nuova statua della tedofora nel piazzale dell’istituto Francesco Di Capua di Castellammare di Stabia. Non in bronzo, come quella realizzata 22 anni fa e trafugata dai malviventi lo scorso marzo, ma altrettanto importante dal punto di vista simbolico per i bambini che frequentano l’istituto di via Napoli. L’opera, oggi come allora, è stata realizzata dall’artista Antonio Gargiulo.
La cerimonia d’inaugurazione della nuova statua è andata in scena nella giornata di ieri alla presenza del vescovo dell’arcidiocesi Sorrento-Castellammare, Francesco Alfano, del sindaco Gaetano Cimmino e dei rappresentanti delle forze dell’ordine.A fare gli onori di casa il dirigente Pasquale Iezza, coadiuvato nell’organizzazione dell’evento dalla professoressa Silvana Cascone e di tutti gli altri docenti. Protagonisti i piccoli alunni dell’istituto Di Capua che hanno intonato l’inno d’Italia e della loro scuola. «C’è una frase dell’inno nazionale “stringiamoci a coorte” che è perfetta per questo momento, perché siamo uniti in un momento che segna il riscatto rispetto al furto che ha subito la nostra scuola. L’unione d’intenti dovrebbe essere l’obiettivo delle istituzioni», ha detto il dirigente Iezza.
Nel corso dell’inaugurazione della statua della Tedofora è stato svelato anche un dipinto di don Francesco Di Capua realizzato dalla professoressa Rita Parmentola: «Diamo un volto a quello che fino ad oggi è stato solo un nome letto sulla targa d’ingresso della scuola», ha detto l’insegnante.Il quadro è stato benedetto da don Francesco Alfano: «Questo è un momento significativo – ha detto il Vescovo – Conoscere la storia è fondamentale, perché i ragazzi devono sapere che se oggi qui abbiamo una scuola è perché c’è qualcuno che ha pensato a realizzare un’opera per chi sarebbe venuto dopo. I bambini devono crescere con questi esempi, preparandosi a dare il loro contributo».«Lo Stato c’è e ci sarà sempre – ha detto il sindaco di Castellammare, Gaetano Cimmino – Oggi è un momento di gioia, dopo che la comunità si è sentita colpita al cuore per il gesto ignobile del furto compiuto in questa scuola. Adesso è un momento di riscatto per la società ed è questa la città che amo e voglio vedere tutti i giorni. Stiamo insegnando ai ragazzi che rappresentano il futuro di Castellammare che lo Stato vince su tutto e quando le istituzioni reagiscono i risultati si raggiungono».
Le indagini per risalire agli autori del furto messo a segno lo scorso marzo intanto vanno avanti, ma il sospetto è che la statua possa essere stata fusa. Gli investigatori hanno accertato che almeno quattro persone hanno partecipato al raid, staccando la statua della tedofora dalla base e sistemandola in un bidone della raccolta differenziata per portarla via.