“Quando ero rettore dell’università, che è una piccola città, è stato più facile far venire a Napoli la Apple che gestire la quotidianità di bagni puliti e viali alberati. A Napoli dobbiamo ricostruire la normalità, l’ordine, anzi, una straordinaria normalità è l’obiettivo”. “Questo – ha detto Manfredi – si fa con il Comune ma anche con l’idea di rispetto delle regole da parte dei cittadini. Una persona da sola non risolve i problemi di tutti ma la straordinaria normalità in città va dai tunnel aperti ai camion dei rifiuti che non si possono vedere in giro alle dieci del mattino”.
Manfredi ha sottolineato il suo lavoro con le associazioni del territorio ma anche con i partiti: “Stiamo ascoltando – ha detto – tante associazioni e gruppi, l’associazionismo è una grande forza della città, ci sono persone che hanno voglia di fare e li riuniremo nell’iniziativa ‘Cantiere per il futuro’ mettendo insieme persone e proposte della città per costruire una visione condivisa del futuro. Io non credo a un uomo solo al comando, serve collaborazione non solo in campagna elettorale ma nel governo della città poi. Il mio progetto nasce civico però poi ci vuole una relazione con la politica, perché altrimenti non ci sono risorse e non ci sono rappresentanze a Roma. Per questo serve un rapporto con la politica. Napoli non ha avuto risorse, investimenti, aiuti, tutte le città sono state sostenute finanziariamente e hanno superato problemi con il contributo dello Stato, noi – ha concluso – abbiamo la stessa dignità di Roma e Milano, dobbiamo fare la nostra parte ma dobbiamo pretendere che ci sia un sostegno”.