Torre del Greco. Ci sono i «tradizionali» sacchetti della spazzatura, traboccanti di ogni tipo di rifiuti. Ci sono gli scheletri di diversi frigoriferi, svuotati dei motori e abbandonati lungo il ciglio della strada. Ci sono perfino televisori degli anni Novanta con i tubi catodici in «bella mostra» e sediolini da auto per i bambini. Un vero e proprio «ingrosso della monnezza» incastonato tra le due sedi dell’istituto comprensivo «Sauro-Morelli».
Finisce nuovamente al centro di polemiche e proteste la «discarica abusiva» spuntata nell’ex campo container di via Circumvallazione, dove oggi c’è l’area mercatale frequentata ogni giorno da ambulanti e relativi clienti: stavolta, le croniche difficoltà del servizio di raccolta dei rifiuti all’ombra del Vesuvio non c’entrano perché basta fare quattro passi tra gli scarti abbandonati nel fondo utilizzato dagli abitanti della zona come parcheggio delle auto per capire come – dietro l’ammasso di immondizia di ogni genere – si nasconda una vera e propria regìa criminale.
«Abbiamo denunciato in varie occasioni gli sversamenti fuorilegge – racconta Anna, residente in uno stabile «affacciato» sulla discarica abusiva – ma non c’è mai stato nulla da fare. In qualche occasione sono stati effettuati interventi di pulizia, ma senza un capillare controllo dell’area non si riuscirà mai a incastrare chi sporca e mette in pericolo la salute di centinaia di famiglie».
Perché con le scuole chiuse per le vacanze estive e i piccoli alunni «salvi» dall’incubo infezioni, a tremare sono proprio i residenti della zona: «Viviamo su una potenziale bomba ecologica, in particolare con l’arrivo dei mesi caldi – conclude Anna -. Una bonifica deve essere il primo passo, ma poi serve una sorveglianza costante dell’area».
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