“Tutto il percorso della mia vita è civico, caratterizzato cioè dal profondo impegno sociale. Sono partito dalle Acli di Portici. Lo ribadisco non per segnare la distinzione o il distacco dai partiti. L’essere civico mi aiuta nel rapporto con la gente”. Lo afferma il magistrato Catello Maresca, candidato sindaco a Napoli. Sulla possibilità di una convergenza con il centrodestra Maresca afferma: “Non sono il candidato di Roma: di Letta, Conte o Speranza. Seguo un metodo opposto. Parto dalla mia esperienza civica e sono aperto a dialogare sui programmi. Una convergenza ci sarà se i partiti accetteranno di contribuire alla soluzione dei problemi in netta discontinuità con gli ultimi 30 anni di amministrazione fallimentare della città. A noi interessa la sostanza del progetto civico di cambiamento di Napoli. Non ci appendiamo ai simboli. Se chi aderisce vorrà portare insegne, valuteremo. Ad oggi mi interessano i programmi non le ideologie”. Sul patto per Napoli sottoscritto da Letta, Conte e Speranza su richiesta dell’avversario Manfredi, sottolinea, “abbiamo idee opposte. Loro pensano a una bad company, in cui far confluire i debiti del Comune, affidata a un commissario. Noi, più in sintonia con una recente sentenza della Corte costituzionale che vieta di spalmare i debiti nel futuro, cercheremo di ridurre la spesa corrente con interventi di manutenzione da imputare in conto capitale”.
politica
19 giugno 2021
Comunali. Maresca: sì a dialogo con il centrodestra sui programmi