La maggioranza degli smartphone in circolazione, talvolta costosissimi, sono fragili e delicati, tanto da spingere i possessori ad utilizzare cover protettive per scongiurare danni accidentali. Fanno eccezione a questa regola i cosiddetti rugged, telefoni che hanno come caratteristica principale la resistenza a cadute, urti, polvere ed immersione nei liquidi. Sono progettati per essere utilizzati in qualsiasi condizione ambientale anche la più proibitiva, pronti ad essere “maltrattati” mentre si lavora nei cantieri edili, o si è all’aria aperta, impegnati in attività sportive e escursioni.
A questa categoria appartiene a pieno titolo il GX290 plus di Gigaset, uno smartphone che si fa apprezzare, oltre che per la robustezza, anche per il design elegante e funzionale.
La prima cosa che colpisce di questo telefono è la sua confezione eco-sostenibile, realizzata con fibre vegetali compostabili e riciclabili, con una significativa riduzione di utilizzo di acqua ed energia nel processo produttivo. All’interno, dove è stata completamente eliminata la plastica, eccezion fatta per la pellicola applicata sul display, oltre allo smartphone, trovano posto guida rapida con garanzia, una spilla per aprire il carrello SIM, un cavo USB-A/USB-C (0,5 metri) e un caricabatteria (9V/2A).
Se lunghezza (162,4 mm) e larghezza (79 mm) sono in linea con quelle degli altri smartphone attualmente in circolazione, lo spessore (15,3 mm) e, soprattutto, il peso (279 grammi) del GX290 plus fanno capire subito che abbiamo a che fare con un dispositivo particolare progettato per resistere in condizioni estreme.
Neanche gli impatti più duri sono in grado di danneggiarlo, visto che supera indenne i test di caduta su una lastra d’acciaio da 1,20 metri di altezza. Conforme con lo standard IP68, può resistere per 30 minuti immerso in acqua fino ad una profondità di 1,2 metri. Inoltre, essendo a prova di polvere, non subisce conseguenze negli ambienti polverosi o sabbiosi.
Il robusto telaio in metallo è quasi del tutto avvolto da un case in poliuretano termoplastico bicomponente stampato ad iniezione di colore grigio titanio opaco, eccezion fatta per i bordi laterali, dove sono presenti due frame metallici grigio chiaro, che contribuiscono a rinforzare la struttura e, allo stesso tempo, rappresentano un elemento distintivo che testimonia quanto si sia lavorato anche all’estetica di questo telefono.
Sulla faccia posteriore, che è antiscivolo, piacevole al tatto e non trattiene impronte, sono presenti, in basso, le griglie dell’altoparlante di sistema, che produce un suono potente che tende però a distorcere a volume massimo; in alto al centro, le due ottiche della cam principale poste a semaforo, affiancate dal flash led, e, subito sotto, il sensore di impronte digitali.
Tutti i citati componenti sono protetti in caso di una caduta in quanto sono leggermente sottoposti alla superficie della back cover.
Su quest’ultima, pagando un piccolo sovraprezzo di 5 euro, è possibile chiedere, al momento dell’ordine, l’incisione di un testo fino a 26 caratteri (es. un nome o una dedica) per personalizzare lo smartphone.
Lungo il bordo laterale, a destra, il bilanciere del volume e il tasto di accensione, leggermente zigrinato e di colore rosso; a sinistra, il cassettino estraibile per due nanoSIM o per una nanoSIM e una memoria microSD;
in basso, sotto un coperchio removibile a tenuta stagna, il jack audio da 3,5 mm e una porta USB Type-C, che, oltre che per la ricarica, avendo il supporto OTG (On-The-Go), consente il collegamento di dispositivi esterni (chiavette USB, mouse USB, tastiere USB, ecc.) e l’utilizzo dello smartphone come power bank per la ricarica di dispositivi esterni (reverse charging).
Sulla faccia anteriore la cover in TPU ha il bordino leggermente rialzato, che, in caso di caduta del dispositivo, limita i danni, insieme al Corning Gorilla Glass 3, il vetro, che resiste a graffi, a polvere e schock termici, e ricopre lo schermo formato 19.5:9. Quest’ultimo, pur non avendo cornici sottilissime, offre visione ampia ed una elevata qualità delle immagini. È interrotto, in alto al centro, solo dal V notch che integra la cam frontale.
In grado di soddisfare normali esigenze in termini di qualità del colore e stabilità dell’angolo di visualizzazione, il display IPS da 6.1″ ha risoluzione HD+ (1560×720 pixel), densità 283 PPI, rapporto di contrasto 1000:1. Per facilitare la lettura senza affaticare la vista, la luminosità (max 580 cd/m²) si adatta automaticamente alla luce naturale, grazie ad un efficace sensore di luminosità integrato. A proposito di sensori, ci sono anche quelli di prossimità, di gravità, la bussola elettronica e il giroscopio.
Il processore a bordo è il non recentissimo MediaTek Helio P23, un octa-core con frequenza di clock di 2.0 GHz. Ad affiancarlo la GPU Mali-G71 MP2 e 4 GB di memoria RAM LPDDR3. La memoria interna è da 64 GB espandibile, tramite microSD card, fino ad un massimo di 256 GB.
Le prestazioni offerte non sono eccezionali se confrontate con quelle della maggioranza degli smartphone attualmente in circolazione. C’è però da dire che si tratta di un telefono da lavoro che non è pensato per la multimedialità e il gaming. L’interfaccia utente risponde comunque in modo fluido e le principali app per prendere appunti, navigare nel web e fare messaging si avviano velocemente e girano bene.
Sul GX290 Plus è installata una versione stock di Android 10, con patch di sicurezza aggiornate al febbraio scorso. Non è ancora noto se verrà rilasciato un aggiornamento ad Android 11 e al prossimo Android 12. A parte le app Google e le funzioni di base come la fotocamera, non ci sono programmi preinstallati. È possibile muoversi nell’interfaccia, utilizzando le gesture in alternativa ai classici tre tasti Android: il movimento del dito dal bordo sinistro o destro dello schermo sostituisce, ad esempio, il pulsante Indietro.
Per sbloccare il telefono, oltre al sensore di impronte digitali posizionato sul retro, e ai classici PIN, segno o password, è disponibile anche il riconoscimento del viso, attraverso la camera frontale, che, essendo 2D, non garantisce, tuttavia, un livello di sicurezza elevato.
La connettività vede la presenza di 4G LTE (download fino a 300 Mbps e upload fino a 50 Mbps), oltre a Wi-Fi 802.11 b/g/n (2.4 & 5 GHz) e Bluetooth 5.0. Il chip NFC integrato permette di effettuare pagamenti contactless. Per la geolocalizzazione e la navigazione assistita a disposizione GPS, A-GPS e GLONASS.
Per quanto riguarda il comparto telefonico, semplice la gestione delle due SIM, buona la qualità vocale delle chiamate, grazie anche al supporto VoLTE e VoWiFi.
Uno dei punti forti del GX290 plus è la batteria ai polimeri di litio da ben 6200 mAh, in grado di garantire 24 ore di conversazione e i 25 giorni di stand by. Durante la nostra prova, utilizzando il terminale in modo intenso, facendo tante telefonate, restando sempre connessi a 4G o Wi-Fi, senza mai spegnerlo di notte, siamo riusciti a coprire, senza problemi, due giorni interi.
Il GX290 plus supporta la tecnologia MTK Pump Express+ (PE+) per la ricarica veloce, e può essere ricaricato in modalità wireless (fino a 15 watt). A proposito di ricarica, da segnalare che rientra nella campagna Gigaset Battery Save per una maggiore sostenibilità ambientale. Test approfonditi hanno dimostrato che la durata della batteria di uno smartphone può essere estesa molte volte se, con regolarità, si evita di caricarla al massimo. Ecco perché la batteria di questo telefono di default viene caricata fino al 90 percento (è possibile disattivare questo limite nelle impostazioni del dispositivo).
Il reparto fotografico è appena sufficiente. La doppia fotocamera principale con sensori da 13 MP (SONY) e 2 MP offre buone immagini se c’è luce favorevole ma, nonostante l’ottimizzazione ArcSoft, la qualità diventa scadente in condizioni di scarsa illuminazione o di notte. La fotocamera anteriore da 8 MP offre discreti selfies. I video si possono girare con risoluzione massima 1080P.
Con un prezzo di listino di 329 euro, il Gigaset GX290 plus è attualmente disponibile in offerta su Amazon a 297,88 euro. Una opzione da considerare se si sta cercando uno smartphone pressoché indistruttibile con discrete prestazioni e un’estetica che non è affatto da buttare.
Gennaro Annunziata