Torre del Greco. Un compromesso per scongiurare l’incubo dei tagli agli sprechi in municipio e «salvare» il tesoretto dei gettoni. Grandi manovre in maggioranza per trovare la «formula vincente» per respingere la proposta avanzata da dieci esponenti dell’opposizione – ripristinare il divieto di cumulo quotidiano dei gettoni, introdotto «per errore» a dicembre del 2019 su iniziativa dell’attuale capo dell’assise Gaetano Frulio – e per rispedire al mittente l’idea di introdurre la possibilità di sfiduciare il presidente del consiglio comunale.
Il giorno della verità
Dopo due frenate strategiche, il consiglio comunale in programma oggi a palazzo Baronale dovrebbe – il condizionale resta d’obbligo – finalmente discutere le mozioni per ridurre le spese della casta e per prevedere la sfiducia del capo dell’assise. Due temi «caldi» in municipio – il ritorno al passato potrebbe costare fino a 100 euro al mese a ogni consigliere comunale, mentre un’eventuale sfiducia costringerebbe l’avvocato Gaetano Frulio a dire addio a uno «stipendio» di circa 1.600 euro – non a caso al centro di febbrili trattative all’interno della coalizione uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro. Costretta a «recuperare» tre voti già annunciati giocoforza a favore del taglio agli sprechi: il capo dell’assise Gaetano Frulio – sempre pronto a sostenere la necessità di ripristinare il divieto di cumulo quotidiano dei gettoni – e la sua partner elettorale Luisa Liguoro, a cui si dovrebbe aggiungere l’ex senatore Nello Formisano. Anche tra i firmatari della proposta, tuttavia, ci potrebbero essere importanti dietrofront: a partire dal «camaleonte» Ciro Piccirillo e dal dipendente Eav Salvatore Gargiulo per finire a Simone Mariano Gramegna e al politico-ultrà Pasquale Brancaccio. Insomma, la «sfida al ribasso» tra maggioranza e opposizione resta aperta. Ma l’impressione della vigilia è che la casta troverà l’intesa per salvaguardare il portafoglio. Con buona pace del «bene della città».
La sfida sulla sfiducia
La figuraccia a cui la maggioranza potrebbe esporre Gaetano Frulio – sostenitore pubblico del dietrofront – dovrebbe essere «compensata» dal voto sulla proposta di introdurre la sfiducia al capo dell’assise. A dispetto delle polemiche legate all’elezione dell’avvocato della maggioranza – arrivato a guidare l’assise solo grazie alle stampelle arrivate dall’opposizione – la proposta dovrebbe essere respinta. In modo da restare tutti felici e contenti. E con i soliti soldi pubblici in tasca alla fine di ogni mese.
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