Torre del Greco. Fosse vivo, alla vista del sindaco Giovanni Palomba, non esiterebbe a esclamare: «Ma mi faccia il piacere!». Perché l’ultima «prova di sé» della sgangherata carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro del 2018 è un’offesa alla memoria del principe della risata Antonio de Curtis, in arte Totò.
A cui l’amministrazione comunale guidata da Ciro Borriello intitolò l’ex viale Lombardia – traversa di via Nazionale – ma di cui l’attuale «classe politica» si è completamente dimenticata. La targa della via intitolata a Totò – come racconta il professore Antonio Borriello – si trova in condizioni disastrose, con tutte le lettere cancellate dal tempo e praticamente illeggibili.
«A parte le disposizioni vigenti del ministero dei lavori pubblici che riconosce come essenziale per la sicurezza una targa-insegna leggibile – sottolinea lo studioso – nel nostro caso tale vergogna risulta ancora più grave. Ovvero, la mancanza di rispetto e l’amore per Totò. I residenti da tempo protestano nel vedere l’insegna ridotta a una vera schifezza, anzi a una “mappina” per dirla con l’eccezionale attore, amato da Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini e da tutti i grandi del cinema e del teatro mondiale. Adesso, speriamo che al più presto chi di dovere, in primis l’amministrazione comunale e gli uffici addetti alla toponomastica, possano porre rimedio e riposizionare una nuova insegna, al fine del pubblico decoro urbano e di agevolare la circolazione viaria, ma soprattutto a tutela del prezioso ricordo dell’arte di Totò».
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