Torre del Greco. La linea dura era stata dettata attraverso i social direttamente dal «salvatore della patria» Luigi Mele: «I primi responsabili del calvario rifiuti in città sono i cittadini incivili», il grido di battaglia del delegato all’ambiente della maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Palomba. Pronto a sguinzagliare i vigili urbani sul territorio per sanzionare chi non deposita correttamente i sacchetti della spazzatura: decine i verbali da 100 euro elevanti nelle ultime settimane, non senza polemiche e contestazioni. E con una pioggia di ricorsi in arrivo per l’ente di palazzo Baronale.
Due pesi e due misure
Mentre gli sversamenti fuorilegge di ingombranti e scarti edili proseguono con una sospetta regolarità e l’amministrazione comunale resta inoperosa davanti al mancato rispetto del capitolato d’appalto relativo ai servizi di igiene urbana, a pagare il conto per i disastri registrati all’ombra del Vesuvio sono solo i contribuenti già vessati da tariffe Nu decisamente spropositate rispetto ai risultati: solo durante la prima settimana d’agosto sono state elevate decine di sanzioni per conferimenti fuori orario o non il linea con il calendario della differenziata. Ma la maggioranza delle sanzioni riguarda il deposito dei sacchetti su suolo pubblico, lontano dalla propria abitazione: un problema sollevato già al «debutto» del nuovo piano industriale approvato dalla carovana del buongoverno guidata da Giovanni Palomba e rimasto, fino a oggi, irrisolto. Con tutte le conseguenze del caso.
Il rischio ricorsi
Emblematico il caso di una 43enne di via Giacomo Leopardi – traversa di via Nazionale – multata di 100 euro perché il figlio minorenne era stato «sorpreso» dai vigili urbani a depositare i sacchetti differenziati sul suo pubblico, a dieci metri dalla sua abitazione. «Il nostro condominio non ha mai ricevuto i bidoni previsti dal piano – la spiegazione della donna agli inflessibili agenti di polizia municipale -. Abbiamo presentato richiesta in diverse occasioni, ma senza risultato». Parole insufficienti – così come le pec inviate dall’amministratrice del condominio per ricevere i cassonetti – a evitare la multa. «In assenza di bidoni, i rifiuti devono essere depositati fuori le proprie abitazioni», il «mantra» di Luigi Mele & company. Ma basterebbe conoscere un minimo il territorio per capire come non sempre è possibile: «L’accesso al nostro condominio è direttamente sulla strada, senza marciapiede – sottolinea la 43enne di via Giacomo Leopardi -. Se depositassimo i rifiuti all’ingresso, rischieremmo di bloccare il traffico». Un disagio comune a diverse zone della città e alla base dei ricorsi già annunciati da chi deve subire il danno di una città ridotta a una pattumiera a cielo aperto e la beffa di salate multe per un disastro di cui è responsabile solo in minima parte.
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