Torre del Greco. In pieno agosto venne sommerso da critiche e contestazioni, con i cittadini pronti a denunciare – attraverso i social – gli sversamenti selvaggi di rifiuti e a lamentare la completa mancanza di controlli sul territorio. Così il «salvatore dell’ambiente» Luigi Mele – il candidato sindaco del centrodestra bocciato dagli elettori e saltato a febbraio sulla carovana del buongoverno guidata dall’ex «nemico» Giovanni Palomba – organizzò una passerella mediatica al comando dei vigili urbani per pubblicizzare i risultati ottenuti grazie alle fototrappole installate in varie zone della città: uno «spot» confezionato in collaborazione con i vigili urbani guidati dal comandante Salvatore Visone e ora finito al centro di nuovi veleni.
Perché – secondo l’ex sindaco Valerio Ciavolino, oggi seduto tra i banchi dell’opposizione di palazzo Baronale – il video sarebbe «un evidente fake» montato a regola d’arte per provare a scacciare le accuse relative all’emergenza rifiuti all’ombra del Vesuvio: «Basta guardare con attenzione il filmato diffuso attraverso i social in cui Luigi Mele illustra i presunti risultati ottenuti grazie all’utilizzo delle fototrappole», la premessa dell’ex enfant prodige di Forza Italia. Mentre Luigi Mele si immortalava in costume davanti alla piscina fuori terra della sua villetta, i «protagonisti» degli sversamenti selvaggi ripresi dalle telecamere del Comune sembravano non soffrire il caldo torrido: «Tutti i responsabili delle infrazioni rilevate dalle fototrappole indossano maglioni o felpe, non propriamente l’abbigliamento ideale per combattere le temperature d’agosto – sottolinea Valerio Ciavolino -. Non bastasse questa elementare constatazione, basta effettuare un sopralluogo in una delle zone in cui è stato pizzicato un eco-criminale: le immagini del video diffuso attraverso i social mostrano una rigogliosa vegetazione, mentre a inizio agosto quell’area fu purtroppo interessata da un incendio che bruciò tutto. I filmati risalgono, verosimilmente, allo scorso inverno».
Quando, cioè, l’attuale «delegato all’ambiente» della maggioranza era ancora seduto tra i banchi dell’opposizione a puntare l’indice contro l’incapacità di Giovanni Palomba e della sua squadra di governo cittadino nel gestire il settore rifiuti. «Al netto dei risultati ottenuti da Luigi Mele, il cui fallimento fino a oggi è indiscutibilmente sotto gli occhi di tutti – conclude Valerio Ciavolino – ritengo inaccettabile il tentativo di spacciare come attuali controlli effettuati nei mesi scorsi. I cittadini di Torre del Greco non solo meritano un adeguato servizio di raccolta dei rifiuti, ma sicuramente meritano il rispetto di chi ricopre cariche pubbliche. E non certamente video fake sui social».
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