Portici. Il campanello d’allarme era suonato già a fine agosto, quando – complice la ripresa delle attività lavorative e il conseguente aumento della circolazione veicolare – l’aria all’ombra della Reggia, in particolare durante le ore di punta del traffico, sembrava essere diventata irrespirabile. Ora, arriva la conferma «scientifica» dei timori già espressi dalle forze politiche d’opposizione a palazzo Campitelli e dai «semplici» cittadini: la città di Portici, infatti, risulta essere tra gli undici centri abitati più inquinati dalle polveri sottili. Un triste primato, capace di scatenare nuove polemiche e nuove accuse all’amministrazione comunale.
I dati Arpac
Secondo i dati messi nero su bianco a inizio settembre dall’Arpac – l’agenzia regionale per l’ambiente in Campania – la città di Portici ha già sforato il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno solare con una media di PM10 giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo. Il limite, un indicatore particolarmente importante sotto il profilo ambientale, sarebbe stato sforato – come certificano i dati diffusi dall’Arpa – la bellezza di 43 giorni fa, in pratica già a inizio agosto. Un dato particolarmente preoccupante, reso gravissimo dalla circostanza che il Comune nel 2018 incassò la bellezza di 3 milioni di euro per avviare un progetto di monitoraggio dell’aria in città, con un risultato assolutamente inefficiente. «Propaganda, solo propaganda da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Cuomo – denuncia il Movimento 5 Stelle – ci si vantava del bando europeo che ha concesso un finanziamento milionario per il monitoraggio dell’aria, abbiamo letto sui social di questa grande vittoria e dell’inizio di un percorso che avrebbe dovuto migliorare la qualità dell’aria. Abbiamo letto, sempre sulle pagine social del sindaco, che si potevano stendere fuori ai balconi i lenzuoli di sensibilizzazione, ma oggi i dati parlano chiaro, e spesso come accade a Portici, la propaganda e le bugie hanno le gambe corte: per 43 giorni la città di Portici ha sforato i limiti per le polveri sottili e risulta una delle più inquinate della Campania. Ora rischiamo addirittura una multa per non avere introdotto iniziative concrete per migliorare la qualità dell’aria».
Il traffico in tilt
Prosegue, il Movimento 5 Stelle, ribadendo che nonostante un finanziamento di 3,274,475.68 euro (European Regional Development Fund – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – FESR), mirato a migliorare la qualità dell’aria, oggi i risultati sono davvero allarmanti: «Proprio nei giorni scorsi abbiamo denunciato la congestione che vive la nostra città in termini di traffico veicolare, ovvero per percorrere due chilometri di strada ci vogliono circa trenta minuti e questo genera smog e inquinamento. Siamo sicuramente di fronte un’altra sconfitta di questa amministrazione comunale e adesso ci chiediamo che aria respiriamo a Portici? Senza una visione di città che punti a una smart city e a parcheggi periferici, a una mobilità sostenibile, la situazione continuerà a peggiorare e la salute dei cittadini sarà sempre più a rischio».
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