«Studiare la storia per capire il futuro. Quando abbiamo completato il libro sull’Amerigo Vespucci ho pensato “sono trascorsi 100 anni, ma sembra oggi”, perché attraverso i racconti di quel periodo in cui Castellammare ha costruito il veliero ho rivissuto tutto quello che raccontiamo quotidianamente ». E’ un viaggio tra passato, presente e futuro quello che Raffaele Schettino, direttore di Metropolis Quotidiano, illustra ai 200 ospiti che partecipano alla presentazione del libro “Vespucci, una leggenda nata a Castellammare, nell’ambito della rassegna letteraria “Quisilegge”, organizzata dall’amministrazione comunale alla Reggia di Quisisana.
Un evento moderato dalla professoressa Diana Carosella, che ha visto la partecipazione del Procuratore Generale della Corte d’Appello di Napoli, Luigi Riello, dei vertici di tutte le forze dell’ordine del territorio, di rappresentanti istituzionali, del mondo della cultura, della scuola, dell’associazionismo e della chiesa.
Un’occasione per aprire un dibattito sul presente e sul futuro non solo di Castellammare di Stabia, ma di tutta l’area metropolitana di Napoli. «A distanza di quasi un secolo, temi come la crisi economica, la conquista dei diritti sociali, il lavoro precario sono ancora sul tavolo. Così come i mali del territorio che cominciano dall’incapacità di fare sistema delle imprese, della politica e di Comuni della stessa area geografica – spiega il direttore Schettino – C’è il nodo irrisolto della vocazione del territorio: turistico o industriale? Le battaglie dogmatiche fanno perdere occasioni, come già accaduto negli ultimi 30 anni. A Castellammare il cantiere può convivere con il turismo, così come in altre città il turismo deve convivere con il commercio».
Una visione di prospettiva che per quanto riguarda l’opera dedicata ai 90 anni dal varo dell’Amerigo Vespucci emerge dalla partecipazione alla stesura di alunni dell’istituto Nino Bixio di Piano di Sorrento e dal coinvolgimento per la presentazione alla Reggia di Quisisana, di alcune ragazze che hanno lavorato assieme ad altre centinaia di studenti a Metropolis Young, il mensile pensato e scritto dai giovani che da 3 anni va regolarmente in edicola con il quotidiano.
«Il libro sul Vespucci non è un’operazione nostalgica », sostiene Luigi Vicinanza, editorialista del Gruppo Gedi, che ha firmato la postfazione del volume. «Raccontando fatti di 90 anni fa si riesce a parlare della storia presente di Castellammare – continua Vicinanza – Ci sono le lacerazioni sociali, i conflitti di classe, gli illeciti arricchimenti, gli errori politici, i piani industriali ed economici: tutta carne viva del presente».