Torre del Greco. «All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?» si chiedeva Ugo Foscolo nel suo celebre carme Dei Sepolcri. «All’ombra del salice piangente è giusto rischiare ogni giorno la vita?» si chiedono – a distanza di 200 anni – gli alunni della scuola media Beato Vincenzo Romano di via Antonio de Curtis.
Sì, perché – al netto degli spot-social del consigliere comunale Luigi Mele – l’ultimo scempio legato al mancato diserbamento del verde pubblico rappresenta un vero e proprio pericolo per studenti e residenti della traversa di via Nazionale un tempo nota come viale Lombardia: la «chioma» del salice piangente, infatti, si è completamente riversata sul marciapiede – reso impraticabile a causa delle fronde – e ha invasa buona parte della carreggiata. Con risultati «drammatici» per la viabilità della zona: «L’invasione dei rami e foglie riduce la visibilità e costringe gli automobilisti a invadere la corsia opposta – denunciano i residenti di via Antonio de Curtis -. La manovra, in particolare all’orario di entrata e uscita dei ragazzi da scuole, risulta pericolosissima per la sicurezza dei passanti. Abbiamo segnalato l’emergenza, ma non sono stati presi provvedimenti di sorta».
Come sostenuto dallo stesso «trasformista» di palazzo Baronale, infatti, la gara per il diserbamento – costata un altro salasso alle casse pubbliche, nonostante il servizio sia previsto dal capitolato della Nu – è stata aggiudicata da pochi giorni dopo un misterioso ritardo di 4 mesi e gli interventi sono partiti da via Litoranea, una zona «cara» a diversi esponenti della maggioranza targata Giovanni Palomba.
In fondo, la sicurezza dei bambini della scuola media Beato Vincenzo Romano – a differenza di quelli del plesso di via Curtoli – può aspettare.
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