Nell’ultimo anno, complice la crescita esponenziale delle vendite, in Italia si è registrato un aumento di oltre il 60 per cento dei furti di biciclette, che sono arrivati alla cifra record di oltre mezzo milione. Per i ciclisti la paura di essere derubati è seconda solo a quella di essere investiti. E in effetti, soprattutto per le nuove biciclette a pedalata assistita, spesso si tratta di un danno economico di non scarsa rilevanza.
Per limitare questo rischio, in commercio esistono numerosi localizzatori per bici, che presentano però vari inconvenienti per quanto riguarda la ricezione del segnale GPS, l’autonomia e la necessità di dover avere a bordo una SIM dati per trasmettere la posizione.
Prodotto e commercializzato da Invoxia, azienda francese specializzata in oggetti connessi, Bike Tracker supera questi limiti funzionali, utilizzando Sigfox, una rete di telecomunicazione a basso consumo, che copre gran parte dell’Europa e garantisce importanti benefici in termini di efficienza e autonomia.
Sigfox utilizza, infatti, la modulazione Ultra Narrow Band nella banda 200 kHz, che pur avendo una velocità di trasmissione molto bassa (circa 100 bit al secondo) è perfetta per trasmissioni di pochi dati (codice ID e coordinate GPS). Ciò che manca a Sigfox in termini di larghezza di banda, è compensato però dalla elevata distanza di trasmissione, che non rende necessario avere numerose stazioni base per ricevere dati da questi dispositivi.
Bike Tracker si presenta come un comune catarifrangente da bici (55×62 mm), discreto e leggero (50 g), che si fissa facilmente sul tubo del sellino o sul portapacchi.
Essendo IP67, è assolutamente resistente agli agenti atmosferici.
Come abbiamo verificato durante la nostra prova, la sua inizializzazione è semplice e veloce. Basta scaricare l’app gratuita Invoxia GPS su uno smartphone (iOS e Android), lanciarla e, seguendo le istruzioni, in pochi minuti, il dispositivo è attivo.
Bike Tracker rileva gli spostamenti ma non solo. Trasmette la propria posizione ogni 5 minuti quando è in movimento (a seconda delle impostazioni, della rete e della copertura). È possibile, nella app, definire zone di sicurezza per ricevere notifiche ogni volta che la bici entra o esce da esse.
Una volta montato, dopo un certo periodo di inattività (>5 minuti) della bici, rileva, inoltre, vibrazioni e variazioni di inclinazione (>30°) inviando un alert così che il proprietario possa agire tempestivamente nel caso si verifichi un tentativo di furto. È utile anche contro i danneggiamenti, segnalando, sempre con un alert, se la bici viene urtata o rovesciata mentre è parcheggiata.
Bike Tracker ha un’elevata autonomia, restando attivo da 2 settimane a 3 mesi, a seconda della modalità di utilizzo e dell’attività svolta. Quando la batteria scende sotto il 20% si riceve una notifica nella app. La ricarica completa si effettua in meno di 1 ora, utilizzando il cavo USB-microUSB, fornito in dotazione.
È in vendita nel sito del produttore a 149 euro con abbonamento Sigfox di 3 anni incluso (successivamente si paga 9,99 euro/anno). Una spesa certo non di poco conto che tuttavia, molti potrebbero decidere di fare per tutelare il valore economico dell’investimento fatto o il legame affettivo con la propria amata bicicletta.
Gennaro Annunziata