Figura anche Attilio Laurino, ex consigliere comunale di Sant’Angelo le Fratte, comune della provincia di Potenza, tra le 19 persone arrestate nell’ambito della maxi operazione antidroga dei carabinieri che ha consentito oggi di smantellare un’importante organizzazione criminale guidata da un pregiudicato di 40 anni, Pietro Paladino, e dalla convivente incensurata Gerarda Soccodato, di 23 anni. Secondo gli inquirenti della DDA di Salerno la banda aveva localizzato la base operativa in un bar e in un residence di Atena Lucana, in provincia di Salerno. Complessivamente sono 25 le persone coinvolte, 8 delle quali sottoposte a custodia in carcere, 11 collocate agli arresti domiciliari e le restanti sottoposte all’obbligo di dimora, accusate di smerciare la sostanza stupefacente (soprattutto marijuana, hashish, cocaina) nel Vallo di Diano. Le misure cautelari chieste dalla Procura Antimafia sono state emesse dal gip di Potenza e gli indagati sono raggiunti dai militari nel Vallo di Diano, a Biella, a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, e a Satriano, in provincia di Potenza.
Gli indagati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nonché di detenzione, cessione e vendita delle stesse. L’operazione effettuata all’alba di stamane ha visto coinvolti 200 carabinieri, unità cinofile ed un elicottero. Le indagini, condotte dall’inizio dell’anno dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina guidati dal capitano Paolo Cristinziano, hanno permesso di accertare che la droga veniva fornita da un pregiudicato del Vesuviano con quantitativi di circa 1 kg per ogni fornitura. La organizzazione malavitosa, una volta in possesso della sostanza stupefacente la smistava ad un secondo sodalizio composto da giovani pusher per lo più residenti a Sala Consilina che spacciavano soprattutto nel centro storico salese. Al fine di eludere i controlli da parte dei carabinieri, gli spacciatori utilizzavano delle vedette dislocate in diversi punti del centro storico salese, stratagemma già utilizzato in aree metropolitane. Gli spacciatori utilizzavano, nel corso di specifiche telefonate, il numero di maglia di noti calciatori per indicare le quantità di stupefacente che occorrevano per le singole forniture. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 10 kg di droga, un bar ed alcune automobili.