Torre del Greco. Un nuovo valzer di deleghe e incarichi per «responsabilizzare» i trasformisti arrivati dai banchi dell’opposizione e per «blindare» un altro voto in consiglio comunale: a sei mesi dall’addio dei cinque dissidenti – il soldato Luigi Caldarola, il casilliano Vittorio Guarino, il camaleonte Ciro Piccirillo, il delegato ai trasporti Salvatore Gargiulo, Simone Mariano Gramegna e il politico-ultrà Pasquale Brancaccio – alla carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro del giugno 2018, non si ferma la «campagna acquisti» del sindaco Giovanni Palomba per puntellare i numeri della coalizione. L’ultimo in ordine di tempo a gettare la maschera – in scia alla strada tracciata a febbraio da Luigi Mele, Alessandra Tabernacolo e Nello Formisano – e a ufficializzare il passaggio in maggioranza è stato il capitano di lungo corso Antonio Spierto, a cui il primo cittadino ha affidato la delega fuori giunta alla «digitalizzazione».
Via la «stampella»
Il sostegno sotto traccia di Antonio Spierto era iniziato già in primavera, con calibrate astensioni in consiglio comunale e saltuari voti favorevoli a provvedimenti «strategici» per l’amministrazione comunale. Adesso l’ex vicesindaco di Ciro Borriello ha deciso di gettare via la «stampella» e saltare a pie’ pari sulla carovana del buongoverno, ufficializzando le dimissioni dalla carica di vicepresidente dell’assise – poltrona riservata alla minoranza – e aderendo al gruppo di Alleanza Democratica, rimasto recentemente «orfano» di Annalaura Guarino. Al momento, Antonio Spierto entrerà da «indipendente» nel gruppo guidato dal senatore Nello Formisano, in attesa di sviluppi futuri: «Il mio unico obiettivo è mettere in campo azioni concrete per la mia città – spiega il capitano di lungo corso -. Avrei voluto avviare il progetto per la digitalizzazione del Comune già all’epoca di Ciro Borriello, ma i tempi non erano maturi. Ora conto di portare a termine il piano, fondamentale per il futuro del nostro ente».
L’insalata di rinforzo
Se il primo dei voltagabbana dell’opposizione a chiedere e ottenere un incarico ufficiale era stato Luigi Mele – delegato ai rifiuti, con risultati fino a oggi disastrosi – ora a battere «cassa» sono stati l’ex senatore Nello Formisano e Alessandra Tabernacolo, l’esponente di Fratelli d’Italia scaricata dai vertici locali del suo schieramento dopo la decisione di andare a rimpinguare le fila della coalizione guidata da Giovanni Palomba. Il pensionato d’oro della politica all’ombra del Vesuvio, d’ora in avanti, si occuperà del «personale» del Comune – una delega strategica, alla luce degli avvisi pubblici per «recuperare» forza lavoro da altre amministrazioni comunali – mentre l’ex capo di gabinetto di Ciro Borriello ha alleggerito il suo assessore di riferimento Maria Pirozzi della delega al demanio. Una vera e propria «insalata di incarichi» per rinforzare uno schieramento già completamente trasformato rispetto ai risultati delle urne. Quando alla (teorica) fine del mandato di Giovanni Palomba mancano ancora due anni.
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