Roma. E’ “sicura” la terza dose del vaccino Comirnaty (Pfizer-BioNTech), dopo sei mesi dalla seconda dose, per la popolazione dai 18 ai 55 anni. La conferma arriva dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) che oggi, in una conferenza stampa, ha spiegato che il richiamo può essere somministrato ai soggetti immunodepressi, e contribuisce all’aumento della produzione di anticorpi negli over18 ad almeno sei mesi dalla seconda immunizzazione. Sempre Dall’Ema è inoltre giunto un ulteriore via libera: l’Agenzia ha infatti autorizzato anche la terza dose del vaccino Covid-19 di Moderna (Spikevax) per individui immunocompromessi di età pari o superiore a 12 anni.
I richiami potranno dunque essere effettuati con i due vaccini a tecnologia mRna autorizzati in Europa. L’Ema ha però precisato che i richiami fanno parte della strategie vaccinali nei paesi Ue e restano responsabilità delle autorità nazionali. Dunque, la dose di richiamo “può essere presa in considerazione”, ma “nessuna raccomandazione può essere formulata al momento circa i tempi e i soggetti cui destinarla” al di là delle indicazioni preliminari già fornite. Di sicuro, ha spiegato il responsabile della strategia vaccinale dell’Ema Marco Cavaleri, la terza dose “fornisce un incremento degli anticorpi a livelli molto più alti di quanto osservato per la seconda dose”. Quella sul Comirnaty è però una “raccomandazione preliminare”, con ulteriori dati che “saranno importanti per definire una strategia vaccinale ottimale”.
Attualmente, 10 Stati hanno già deciso la somministrazione di richiami, ma le indicazioni circa tempi e fasce di età “non sempre coincidono”, ha aggiunto. Intanto, ha ottenuto l’Ok anche la terza dose Spikevax, ad almeno 28 giorni dalla seconda. A fronte dei chiarimenti dell’Ema, in Italia la campagna di rivaccinazione con terze dosi è già partita per i soggetti immunodepressi. Ora si sta procedendo con l’avvio delle terze dosi alle altre categorie individuate come prioritarie, ovvero over80 e sanitari. Ed è possibile anche effettuare la co-somministrazione nella stessa seduta vaccinale dell’anti-Covid e dell’antinfluenzale. Le Regioni si dicono pronte ed alcune si preparano anche ad una somministrazione generalizzata della terza dose. La Lombardia, ad esempio, si dice pronta alla terza dose per tutti sulla base delle indicazioni che arriveranno dal Ministero della Salute e dalla struttura commissariale.
Dal 7 ottobre, intanto, anti-Covid e antinfluenzale verranno somministrati insieme agli over 80. E sempre in Lombardia, dall’11 la terza dose sarà disponibile anche per il personale sanitario. La Liguria ha annunciato che dovrebbe partire con le terze dosi agli over18 dalla terza settimana di ottobre. In Veneto, invece, la co-somministrazione partirà dal 2 novembre. Rispetto alla doppia immunizzazione, inoltre, un nuovo studio pubblicato in preprint sul British Medical Journal e finanziato dal National Institute for Health Research inglese ha evidenziato che è sicuro ed efficace vaccinare contro il Covid e l’influenza insieme. La somministrazione dell’antinfluenzale in contemporanea all’anti-Covid-19 non ha infatti prodotto problemi di sicurezza e preserva la risposta immunitaria a entrambi i vaccini.
Sul fronte epidemico, poi, resta pressochè stabile il trend delle infezioni in Italia, pur con fisiologiche flessioni quotidiane dei numeri. Nelle ultime 24 ore, sono 2.466 i positivi (ieri 1.612) e sono invece 50 le vittime (ieri 37). Il tasso di positività è allo 0,76%, in calo rispetto all’1,3% di ieri. In diminuzione pure i ricoveri: sono 433 i ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno rispetto a ieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 2.968, 64 meno di ieri.