Torre del Greco. Inferno-traffico e veleni, arriva il primo dietrofront dell’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba in merito al senso unico in via Curtoli. A tre mesi dall’entrata in vigore del dispositivo capace di mandare in tilt la circolazione nella zona alta della città, infatti, il «trasformista» Luigi Mele – in pratica, il «tutore politico» dell’assessore alla viabilità Cinzia Mirabella – annuncia via social il cambio di rotta: «A seguito delle numerose segnalazioni arrivate dai via Curtoli – le parole dell’ex rappresentante di Forza Italia passato a febbraio a «rinforzare» la maggioranza di palazzo Baronale – si è dato mandato al comandante dei vigili urbani Salvatore Visone di effettuare uno studio di fattibilità per invertire la direzione del senso unico».
In pratica, non da valle a monte – come già venne sperimentato all’epoca del primo mandato di Ciro Borriello – bensì da monte a valle. «La necessità di istituire il senso unico è dettata dalla volontà di mettere in sicurezza un tratto di strada attualmente senza marciapiedi – ribadisce l’ex esponente dell’opposizione – in prossimità di una scuola elementare».
Parole capaci di scatenare inevitabili considerazioni tra chi, evidentemente, conosce la storia della zona: «Il senso unico monte-valle può apportare benefici in termini di traffico, ma non certamente sotto l’aspetto della sicurezza – affermano alcuni residenti di via Curtoli -. In passato, gli unici veri pericoli erano provocati da auto e moto lanciate a forte velocità lungo la discesa: una sola corsia di marcia potrebbe trasformare la strada in una vera e propria pista».
C’è poi chi sottolinea come via Curtoli rappresenti un’arteria fondamentale per raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale Maresca: «Il divieto di transito valle-monte chiuderebbe un collegamento diretto, con tutti i rischi del caso».
Osservazioni rilanciate dall’ex vicesindaco Romina Stilo, oggi a capo della commissione trasparenza del Comune: «Già a metà luglio, all’epoca dell’istituzione-lampo del senso unico da valle a monte, invitammo l’amministrazione comunale a istituire un tavolo tecnico per valutare gli effetti del nuovo dispositivo sulla viabilità della zona e non solo – ricorda la capogruppo di Azione Torre in consiglio comunale – Invece, abbiamo dovuto costringere automobilisti e residenti a tre mesi da incubo. Ora l’ennesima fuga in avanti, l’ennesimo colpo di genio del “salvatore” dell’amministrazione comunale. Evidentemente a Luigi Mele piace reiterare i propri fallimenti: prima ha fallito in un senso, adesso vuole fallire anche in senso contrario».
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