Nel primo semestre del 2021 in Campania l’occupazione è cresciuta ma non ha recuperato i livelli pre pandemia. E’ il dato che emerge dal rapporto di Bankitalia. In aumento anche il numero di persone in cerca di lavoro ma il tasso di partecipazione rimane ”inferiore” ai livelli pre crisi. L’incremento si è concentrato nelle costruzioni e nei servizi e nella tipologia dei contratti a tempo determinato. Per quanto riguarda il corso da parte delle imprese alla Cig e a fondi di solidarietà è continuato a crescere ma ”a un ritmo inferiore rispetto al 2020”. Si evince inoltre una ripresa dei consumi da parte delle famiglie grazie ”al miglioramento del clima di fiducia delle famiglie e all’allentamento delle restrizioni”. Le ricadute dell’emergenza sanitaria sui redditi familiari sono state attutite ”dal più intenso utilizzo degli strumenti ordinari di sostegno e dalle misure straordinarie”.
Nel 2021 economia campana recupera il 7,4%
Nel primo semestre del 2021 l’attività economica in Campania ha registrato un recupero del 7,4 per cento rispetto al calo registrato nel 2020 pari a meno 8,4. E’ quanto emerge dall’aggiornamento congiunturale presentato dalla Banca d’Italia. ”Nei primi sei mesi dell’anno – ha detto il direttore della sede di Napoli di Bankitalia, Marina Avallone – abbiamo riscontrato un forte recupero dell’attività economica nella nostra regione. L’accelerazione del piano vaccinale, il miglioramento della situazione sanitaria e l’allentamento delle restrizioni hanno avuto un impatto positivo sull’economia regionale sebbene non sia stato del tutto recuperato il calo del 2020”.
I settori in cui maggiormente si nota la ripresa sono industria, con particolare riferimento alla chimica e alla moda, i servizi, il turismo che ”tuttavia ancora risente del minor flusso di presenze”, e l’export che è tornato a crescere ”in misura sostenuta” (+17,1 per cento) soprattutto nei settori della farmaceutica, della metallurgia, dell’automotive e degli apparecchi elettrici. Secondo i dati oltre la metà delle imprese, nei primi nove mesi del 2021, ha avuto un incremento del fatturato e la maggior parte delle imprese ha confermato gli investimenti programmati e per il 2022 le aziende che prevedono un aumento degli investimenti prevalgono su quelle che ne indicano una diminuzione. Tra i settori in crescita anche quello delle costruzioni grazie agli effetti del superbonus e dell’avvio di opere pubbliche. Si registra inoltre un aumento delle transizioni immobiliare e di conseguenza dei mutui e sui prezzi di vendita ”in lieve aumento”.