Torre del Greco. Fosse un campionato di calcio, sarebbe una imbarazzante sfida per la salvezza. Si, perché tra il presidente del consiglio comunale Gaetano Frulio e la piattaforma informatica in uso all’ente di palazzo Baronale sembra essere in corso una partita infinita per evitare la gogna della retrocessione. Con l’avvocato della maggioranza, non a caso di fede juventina, pronto a imputare a presunte «colpe 2.0» i suoi flop sul campo.
Nella fattispecie, la mancata notifica della convocazione-bis dell’assise cittadina in programma lunedì 15 novembre dopo il «pasticcio delle pec» alla base dell’annullamento della seduta del 12 novembre. Insomma, un altro errore e un altro rinvio con annessa figuraccia.
E se sbagliare è umano, perseverare sembra essere diventata – vedi bando per gli oratori e avviso pubblico per gli eventi di Natale la diabolica consuetudine della sgangherata carovana del buon governo guidata dal sindaco Giovanni Palomba.
Alle prese, non bastassero i veleni e gli scontri tra le quote rosa della coalizione, con le ripetute défaillance dell’avvocato con l’ossessione della poltrona da capo dell’assise. «In questa settimana la piattaforma digitale del Comune ha sofferto anomalie tali da produrre disservizi tra cui il mancato invio ad alcuni consiglieri comunali della convocazione della massima assise già fissata per il 15 novembre», la versione – diramata attraverso una nota ufficiale -da Gaetano Frulio.
Una versione sostanzialmente in linea con la «spiegazione» inviata via pec- questa «fortunatamente» recapitata a tutti i destinatari – in cui si rilevava la mancata notifica al solo Ciro Accardo, l’ultimo «acquisto» della maggioranza.
Di qui, la necessità di correre nuovamente ai ripari con una nuova riunione dei capigruppo per fissare la terza data, verosimilmente giovedì 18 novembre.
Quando in aula dovrebbero sbarcare una serie di provvedimenti già capaci di scatenare veleni e scontri tra le quote rosa della coalizione uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro del 2018. Fatti salvi, ovviamente, ulteriori «scherzetti» della piattaforma informatica del Comune.
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