Il super green pass e la paura della nuova variante omicron spingono i vaccini: sono aumentate infatti di circa il 40%, rispetto alla scorsa settimana, le somministrazioni delle prime dosi. Oggi i primi shot inoculati sono 28.385, ieri erano stati 28.018 e venerdì 25.607 a fronte della media di poco più di 17mila somministrazioni quotidiane la settimana scorsa. Il dato arriva a pochi giorni dall’annuncio dell’introduzione del super green pass da parte del Governo e dell’allarme per la diffusione della variante Omicron, che evidentemente stanno convincendo anche coloro che fino ad oggi erano ancora scettici rispetto all’immunizzazione. Complessivamente ieri sono state somministrate 294.007 dosi di vaccino anti-Covid. D’altronde oggi arrivano i risultati delle prime indagini della Asl di Caserta sulla nuova variante del virus, che vede nella città campana il suo ‘paziente zero’, e si conferma il basso impatto, dal punto di vista dei sintomi, proprio grazie alla massiccia vaccinazione portata avanti nel Paese. “Sono soddisfatto di essermi vaccinato, perché il vaccino nel nostro caso ha funzionato in maniera egregia”, dice lo stesso paziente, il primo italiano sul quale è stata riscontrata la variante omicron, che sta sostanzialmente bene. Proseguire sulla strada dei vaccini è l’appello ribadito dal ministro della Salute Roberto Speranza: “L’87,5% delle persone ha avuto la prima dose, l’85% ha completato il ciclo. Mentre facciamo la terza dose abbiamo bisogno di recuperare persone che non si sono vaccinate” ha sottolineato. Anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese spinge a”fare la terza dose quanto prima” e raccomanda “la massima prudenza da parte dei cittadini: mascherina e distanziamento”. In alcune Regioni, come il Lazio, il numero di prime dosi è stato raddoppiato ed è la prima volta che accade. “Ieri nel Lazio oltre 30mila vaccini somministrati, con un incremento del 53% rispetto alla settimana precedente. Sempre ieri raddoppiate le prime dosi oltre 4mila, una spinta importante alla campagna vaccinale”, ha sottolineato l’assessore alla sanità della regione Lazio Alessio D’Amato. Le disponibilità dei posti per la giornata di oggi per l’Open Day Over 40 sono andate esaurite in poche ore, ha aggiunto. Sabato 4 dicembre scatterà invece in Trentino, che si appresta ad aprire proprio il prossimo fine settimana la stagione sciistica, una ‘maratona vaccinale’ di 5 giorni nei centri di somministrazione distribuiti sul territorio che rimarranno aperti dalle 6 del mattino fino a mezzanotte. L’obiettivo è immunizzare 100.000 trentini con la prima o con la terza dose di vaccino anti-Covid. E mentre si attende la data di mercoledì 1 dicembre, dalla quale partirà la somministrazione dei booster per tutti coloro che hanno più di 18 anni, la prossima settimana dovrebbe essere anche dato il via libera dall’Aifa, dopo l’ok dell’Ema qualche giorno fa, per i vaccini destinati ai bambini sotto i 12 anni, oggi tra le fasce più colpite o a rischio di contagio. Lo conferma Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco. “Farò vaccinare i miei nipotini – ha confidato – appena sarà disponibile in Italia. Le dosi arriveranno forse a metà dicembre. Lo farò perché con la variante Delta è cambiata la situazione in età pediatrica. I dati americani e anche quelli dell’Iss ci dimostrano che il 30% dei casi li riguarda, ci sono ricoveri. Chiederei ai genitori di farsi questa domanda: c’e’ più rischio con il vaccino o con il ricovero? Consiglierei di guardare le immagini di chi soffre di fame d’aria”, ha commentato Palù.
CRONACA
28 novembre 2021
Super pass e variante spingono i vaccini, +40% di prime dosi. La prossima settimana il via libera dell’Aifa per i bambini