La variante Omicron del Sars-CoV-2 è stata neutralizzata da 3 dosi di vaccino. Lo riferiscono Pfizer-BionTech dopo test effettuati in laboratorio, moltiplica fino a 25 volte gli anticorpi. Secondo quanto riporta l’Agenzia Bloomberg la terza dose di vaccino garantisce un livello di protezione simile a quello osservato dopo due dosi contro il virus originale e le varianti finora conosciute.
A marzo il vaccino aggiornato
I primi lotti del vaccino Pfizer/BioNTech aggiornato contro la variante Omicron “si prevede che saranno pronti per la consegna entro 100 giorni” e “potranno essere consegnati nel marzo 2022”. Lo rendono noto le due aziende in una nota stampa, sottolineando di aver “testato anche altri vaccini specifici per varianti, che hanno prodotto titoli di neutralizzazione molto forti e un profilo di sicurezza tollerabile”. Pfizer e Biontech rendono noto anche di aver avviato in precedenza studi clinici con vaccini specifici per varianti (Alpha, Beta, Delta e Alpha/Delta Mix) e “i dati di questi studi saranno presentati alle agenzie di regolamentazione di tutto il mondo per aiutare ad accelerare il processo di adattamento del vaccino e ottenere autorizzazione normativa o approvazione di un vaccino specifico per Omicron, se necessario”. Le aziende avevano precedentemente annunciato che prevedono di produrre quattro miliardi di dosi del proprio vaccino (BNT162b2) nel 2022 e “questa capacità non dovrebbe cambiare se sarà necessario un vaccino adattato”.
Dati dal Sud Africa, Omicron riduce lo scudo del vaccino contro i contagi
La variante Omicron del Sars-CoV-2 riduce significativamente gli anticorpi generati dal vaccino di Pfizer e BioNTech, secondo un piccolo studio preliminare condotto in Sudafrica e pubblicato su medRxiv. Tuttavia, le persone che sono guarite dall’infezione e hanno ricevuto una vaccinazione di richiamo avranno una maggiore protezione. Lo studio preprint, non ancora sottoposto a revisione paritaria e condotto all’Africa Health Research Institute, ha testato 14 campioni di plasma di 12 vaccinati, di cui 6 infettati precedentemente. Il calo di capacità anticorpale di neutralizzare Omicron rispetto al virus originale è stato di 41 volte. In pratica, la variante Sars-CoV-2 Omicron sfugge all’immunità anticorpale indotta dal vaccino Pfizer-BioNTech, una notevole immunità viene mantenuta nelle persone che sono state sia vaccinate che precedentemente infettate. “Le implicazioni cliniche di questi importanti dati di laboratorio – ha affermato il direttore esecutivo dell’Africa Health Research Institute, il professor Willem Hanekom – devono essere ancora determinate. È probabile che il risultato sarebbe una minore protezione indotta dal vaccino contro infezioni e malattie. È importante sottolineare che la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che gli attuali vaccini proteggeranno ancora da malattie gravi e morte di fronte all’infezione da Omicron. È quindi fondamentale che tutti vengano vaccinati”.