Torre del Greco. L’inaugurazione era stata programmata per il giorno dell’Immacolata, quando la villa comunale intitolata a Salvo D’Acquisto si sarebbe dovuta accendere di luci e giochi per salutare il debutto del «mercatino delle feste» promosso da un’associazione culturale in sinergia con un gruppo di imprenditori e commercianti.
Ma, a meno di 24 ore dalla data inizialmente individuata per l’inaugurazione, diverse casette in legno del «villaggio della discordia» restano – non senza pericoli per i bimbi e gli abituali frequentatori del parco pubblico – desolatamente smontate sulle aiuole. L’ennesima frenata per il Natale all’ombra del Vesuvio dopo il flop delle luminarie e il disastro del cartellone di eventi cancellato in auto-tutela dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba: «Si devono risolvere gli ultimi problemi tecnici – fanno sapere i soliti «beninformati» di palazzo Baronale – relativi agli allacci per la corrente elettrica e alle autorizzazioni per le somministrazioni di bevande».
Insomma, non propriamente dettagli. Così come non secondari sono i problemi relativi alle condizioni di sicurezza del parco pubblico a ridosso del complesso La Salle, recentemente interessato da interventi di restyling ultimati in tutta fretta proprio per consentire lo «sbarco per le feste» ai privati a cui la carovana del buongoverno ha affidato la villa comunale fino al prossimo 6 gennaio. «Sono stati eseguiti alcuni interventi, certo – lamentano gli habitué dell’unico polmone verde della periferia cittadina -. Ma nessuno si è preoccupato di riparare i servizi igienici».
Così, all’ingresso dei bagni, campeggia sempre il solito cartello comparso già nel 2019: «Bagni guasti». Non propriamente il migliore dei biglietti da visita per un «mercatino delle feste» organizzato in piena quarta ondata del Covid-19, con il numero di contagiati a Torre del Greco tornato prepotentemente sopra quota 300: «Le condizioni dei servizi igienici sono state denunciate da due anni – sottolinea il professore Antonio Borriello, firmatario di una serie di segnalazioni al Comune sulla vicenda -. Ma non è stato fatto nulla».
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