“Noi abbiamo una rosa che domani ci mette a disposizione 16-17 calciatori, che sono sufficienti per andare a giocare partite cotro chiunque. Noi andiamo con a disposizione il necessrio di quello che dobbiamo avere. Non vengono convocati per Milano Mario Rui, Insigne, Fabian Ruiz, Osimhen e Koulibaly, forse era meglio elencare chi c’è, perché chi viene gioca per vincere questa partita”. Luciano Spalletti ha la forte consapevolezza dei cinque titolarissimi assenti, ma sa anche come spingere il Napoli che ha, che arriva da due ko in campionato ma che ha anche battuto il Leicester in Europa League e domani sera in casa del Milan può dimostrare di essere ancora in gioco per tutto. Il Napoli sarà ancora senza Osimhen e Koulibaly, senza Fabian Ruiz, e anche senza Insigne, che contro l’Empoli è entrato in campo al 22′ al posto di Zielinski che non respirava bene: il centrocampista polacco torna, il capitano di Frattamaggiore si è di nuovo bloccato: “Insigne – spiega il tecnico – è un calciatore che ha un cuore. Contro l’Empoli, anche se lui pensava di giocare dall’inizio, io commetto l’errore e gli chiedo 70′, me ne sono approfittato della sua disponibilità di esserci e gli ho fatto fare una figura al di sotto delle sue potenzialità”. Fuori anche Mario Rui che continua ad allenarsi da solo e lascerà il posto a Malcuit. Napoli da aggiustare, Spalletti che torna dopo due giornate di squalifica: “So bene – dice – di aver creato problemi ai calciatori con la mia espulsione, io non ho fatto la cosa giusta e ho penalizzato la squadra in queste due gare e la prima responsabilità di queste due sconfitte è mia. Non mi succederà più. Nelle ultime gare abbiamo giocato bene a tratti, ma anche fatto errori. Parlando con loro io insisto sul fatto che ognuno deve giocare come se fosse per sempre in questa maglia, così puoi andare più in profondità dei pensieri per preparare una partita. Dal punto di vista degli episodi ora siamo in credito, forse non ci viene risarcito domani ma bisogna ragionare sull’intenzione di migliorare il futuro”. Spalletti pensa al colpo di testa di spalle, inconsapevole, che ha dato la vittoria all’Empoli al Maradona, ma sa anche che la squadra è in un momento negativo che deve trovare la spinta giusta, nel cuore ma anche nel panorama di Napoli: “Mi aspetto il Milan – spiega – di questi due anni, del lavoro di Pioli, facendo vedere qualità assolute nel modo di stare in campo e nelle scelte dei calciatori. Ma io voglio giocare contro squadre forti, sono convinto di poter giocare con loro. Il Napoli non pensa di peggiorare gli altri, pensa di giocare la gara, essendo una squadra viva, il Vesuvio non deve essere una cartolina ma dobbiamo averlo dentro di noi per fare quello che c’è bisogno nella gara di Milano”. Un fuoco dentro che rifaccia ripartire gli azzurri ora quarti a tre punti dal Milan, secondo alle spalle dell’Inter che prova una sua fuga. Tutto resta però aperto, come ha dimostrato il ko dell’Atalanta con la Roma, e fra poco riapre anche il mercato a cui gli azzurri guarderanno dopo l’addio di Manolas: “Lui è felice ad Atene – spiega – per il resto noi abbiamo delle necessità ma queste valutazioni si fanno sul nuovo mercato, che ora è chiuso e abbiamo due centrali”.
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18 dicembre 2021
Spalletti: “Napoli a Milano col fuoco dentro”