Sono 24.883 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri i casi erano stati 54.762. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 81, mentre ieri erano state 144.
Sono 516.839 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 16.373 in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 5.647.313 e i morti 136.611. I dimessi e i guariti sono invece 4.993.863, con un incremento di 8.428 rispetto a ieri.
Sono soltanto 217.052 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 969.752. Il tasso di positività, pertanto, sale all’11,5%, rispetto al 5,6% di ieri. Sono 1.089 (ieri erano 1.071) i pazienti in terapia intensiva in Italia, 18 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 85. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 9.220 (ieri erano 8.892), ovvero 328 in più.
In Campania pochi test, l’indice balza all’8,53%
Balzo dell’indice di contagio da Covid in Campania che raggiunge nel giorno di Natale l’8,53%. Va detto, tuttavia, che all’aumento del tasso di positività (ieri fermo al 6,25%) contribuisce non poco il numero di test effettuati nella giornata di ieri sensibilmente inferiore a quello dei giorni precedenti (solo 18.675 a fronte dei 77.269 del giorno prima). Di conseguenza calano anche i nuovi positivi che oggi sono 1.594 (ieri sfioravano le cinquemila unità). Quattro le persone decedute a fronte delle nove di ieri. Quanto ai posti letto su base regionale quelli di terapia intensiva occupati sono 29 (-2 rispetto a ieri). Mentre i posti letto di degenza occupati ammontano a 493 (anche qui con un decremento di due unità rispetto al giorno precedente).
De Luca: usare anche l’esercito per il controllo dell’uso delle mascherine
Di fronte al rischio che le ordinanze nazionali e regionali siano eluse per insufficienza di controlli, usare anche l’esercito sul modello dell’operazione Strade sicure. Lo propone il governatore campano Vincenzo De Luca, che denuncia la “totale inesistenza” di controlli, in regione, rispetto all’uso della mascherina all’aperto che ora il Governo ha reso obbligatorio in tutta Italia ma che qui è sempre rimasto in vigore. “Nessuno può pensare di militarizzare l’Italia – sottolinea De Luca nella sua diretta social – ma un uso serio della mascherina ci avrebbe permesso di ridurre del 30, 40 per cento l’attuale ondata di contagi. Mi chiedo, è tanto difficile impegnare per due settimane 20, 30, 50mila uomini in pattuglie miste, tra forze dell’ordine e polizie municipali con il supporto dei soldati come per Strade sicure? Pattuglie che girino soprattutto nelle vie dello shopping, dove assistiamo ad affollamenti drammatici. Pattuglie che per una settimana richiamino chi non usa la mascherina, o la usa per scaldarsi il pomo di adamo o il gomito, e che la settimana dopo inizino a elevare i verbali. In questo modo non avremmo risolto il problema ma avremmo evitato il ‘rompete le righe’ cui si sta assistendo specie di sera nei luoghi della movida”.
“Omicron ha una spaventosa diffusione, rischiamo di riempire gli ospedali”
“Guai a noi se perdiamo la testa in questi giorni, cerchiamo di stare a casa il più possibile”. Il governatore Vincenzo De Luca fa gli auguri ai campani e, nella consueta diretta Fb andata in onda il 24 dicembre, esorta a comportamenti “seri e responsabili” per fronteggiare la nuova ondata di contagi da variante Omicron. De Luca ricorda che in più occasioni, come per l’obbligo delle mascherine all’aperto (ora introdotto a livello nazionale ma rimasto sempre in vigore in Campania) “abbiamo preso decisioni anticipando il governo, come per il divieto alle feste in piazza. Lo facciamo perché la Campania deve essere più rigorosa di ogni altra regione, siamo – in particolare l’area metropolitana di Napoli – il territorio d’Italia e d’Europa più densamente abitato, non ci possiamo consentire distrazioni o sottovalutazioni. Se perdiamo il controllo del territorio campano rischiamo ecatombe”. De Luca ricorda che “ad oggi, grazie a Dio e al lavoro immenso del personale sanitario, stiamo reggendo, ma la diffusione di Omicron è spaventosamente elevata. E’ vero che la percentuale dei ricoveri rispetto al gran numero di contagi è più bassa, ma se si arriva in Italia ai 100mila casi giornalieri rischiamo di avere ospedali e terapie intensive piene. Perciò serve da parte di tutti responsabilità e uso della ragione”.