Torre del Greco. Non ci sono solo gli eco-criminali dei rifiuti e le malattie di massa dei netturbini dietro l’ultima crisi Nu del 2021: a inchiodare il sindaco Giovanni Palomba e l’intera amministrazione comunale alle proprie responsabilità è il direttore generale Gerardo Calabrese della ditta Buttol, il colosso ambientale incaricato dell’igiene urbana all’ombra del Vesuvio. Pronto a firmare una dura replica alle «contestazioni» avanzate dal delegato ai rifiuti Luigi Mele, in cui si mettono nero su bianco le «mancanze» dell’ente di palazzo Baronale: una missiva destinata a scatenare nuove polemiche e veleni sulla gestione del settore Nu in città.
La pec di fine anno
L’ultima stilla di veleno del tormentato 2021 sul fronte rifiuti a Torre del Greco è racchiusa in una pec inviata dai vertici della ditta Buttol al dirigente del settore ambiente Gennaro Russo, al direttore esecutivo del contratto Francesco Liguoro e al sindaco Giovanni Palomba: tre pagine fitte fitte – corredate da un dossier fotografico – in cui si replica punto per punto alle contestazioni sollevate dal delegato ai rifiuti Luigi Mele e si risponde a muso duro alla «minaccia di sanzioni» arrivata dall’ex assessore ai lavori pubblici della giunta targata Ciro Borriello. «Come previsto dal capitolato speciale d’appalto – la premessa del direttore generale Gerardo Calabrese – non rientra tra le prestazioni affidate alla ditta Buttol l’attività di selezione dei rifiuti». Una premessa per ribadire come la «separazione a monte» della spazzatura in ossequio alle regole previste dalla raccolta differenziata spetti esclusivamente ai cittadini, mentre all’amministrazione comunale competerebbero la vigilanza sul territorio e il controllo su tempi e modi di deposito dei sacchetti.
La bordata a Palomba
E proprio la «scarsa attenzione» dell’ente di palazzo Baronale – a dispetto degli spot social del «sindaco dei rifiuti» Luigi Mele – al rispetto delle regole sarebbe alla base delle ripetute emergenze registrate in città e del proliferare di punti di abbandono dei sacchetti, ovvero le mini-discariche «immortalate» in migliaia di foto. «A oggi – ribadisce il direttore generale della ditta Buttol – non si conoscono le attività di controllo del territorio messe in campo dall’amministrazione comunale avverso il malcostume dell’abbandono di rifiuti benché, alla luce di quanto riscontrabile ogni giorno per le strade di Torre del Greco, appare evidente che tali attività si dimostrano del tutto inadeguate e/o insufficienti».
Lo stop alle sanzioni
Di qui, il «suggerimento» a rivalutare le paventate attività sanzionatorie e «a ricercare nuove modalità di controllo del territorio». Perché dietro le costanti emergenze registrate sul territorio ci sono (anche) le pesanti negligenze del Comune, a cui spetterebbe il compito di individuare e fermare gli incivili.
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