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Lumini e peluche sulla spiaggia della tragedia di Torre del Greco. Il sindaco pensa al lutto cittadino
Il luogo della tragedia di Torre del Greco
CRONACA
5 gennaio 2022
Lumini e peluche sulla spiaggia della tragedia di Torre del Greco. Il sindaco pensa al lutto cittadino
Alberto Dortucci

Torre del Greco. Il day after la tragedia sulla scogliera in località La Scala, la spiaggia del lido Gabbiamo è deserta. Solo qualche curioso allunga lo sguardo sull’arenile dove il corpicino di Francesco è stato adagiato dopo essere stato ripescato da due ragazzini-eroi dallo specchio d’acqua in cui era stato lanciato dalla madre. Diversi peluche e tre lumini sono stati poggiati ai piedi dell’artigianale croce in legno piantata sulla sabbia nera per ricordare il piccolo Francesco. «Il rione ha voglia di dimenticare in fretta – si lascia sfuggire un anziano, a passeggio con il cane lungo la strada di confine con Ercolano – Abbiamo vissuto un incubo, sarà difficile dimenticare le urla strazianti provenienti dalla spiaggia».

A meno di cento metri di distanza, alcuni bimbi – accompagnati dai genitori – giocano sulle giostrine della passeggiata porto-Scala: «Abbiamo saputo, ma non abbiamo il coraggio di andare a vedere il posto in cui si è verificato il fatto – spiega una giovane mamma – Ho i brividi solo al pensiero».

Il dolore della comunità è forte, espresso a chiare lettere dal sindaco: «La morte di un bambino così piccolo, per giunta maturata in maniera così terribile, rappresenta una tragedia immane». È scavato in viso Giovanni Palomba, la sua segreteria è al lavoro per capire quando saranno celebrati i funerali del piccolo Francesco e come potrà eventualmente partecipare il Comune all’ultimo saluto al bimbo di due anni e mezzo: «Di certo predisporremo un manifesto – afferma il primo cittadino – per il resto mi pare tutto prematuro, valuteremo sul momento il lutto cittadino».

Si susseguono notizie, il sindaco prova a capire: «Mi parlano di persone perbene, di buona famiglia – rimarca Giovanni Palomba -. Una tragedia che sembrerebbe tutt’altro che annunciata: mai da quel nucleo era arrivata alcune richiesta di sostegno, nessuna avvisaglia di malessere che fosse giunta al nostro servizio di politiche sociali».

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