Torre del Greco. Sono «ostaggio» del loro unico figlio, un convinto no-vax pronto a mettere a rischio la vita dei genitori per la sua battaglia contro i «poteri forti». E sono costretti a vivere con il terrore di essere contagiati da un virus ancora mortale per chi non ha alcuna «protezione».
L’ennesima follia sul fronte Covid-19 arriva da Torre del Greco, la città della provincia di Napoli costretta a pagare un prezzo altissimo in termini di vite – l’ultimo bollettino, aggiornato al 4 gennaio, conta 179 morti – alla pandemia scoppiata a marzo del 2020.
Un lungo tunnel di dolore e paura in cui sono rimasti inghiottiti Giovanni e Anna, marito e moglie rispettivamente di 81 anni e 75 anni: età da soggetti fragili e a rischio, ma rimasti senza neanche una dose di vaccino. La ragione? Il muro no-vax alzato dal figlio: «Siete degli ignoranti, ci vogliono morti e zombie», dice Pasquale, un uomo di quarantasei anni che vive proprio sotto lo stesso tetto dei due anziani in via Cavallo. «Siamo degli ostaggi, controlla tutti i nostri movimenti e le nostre spese» l’urlo di dolore lanciato da Anna, spaventata dall’ondata di contagi che sta travolgendo la città di Torre del Greco e dall’ossessione “no vax” e cospirazionista del figlio. «E se il virus arrivasse anche nella nostra casa? – si chiede la coppia di coniugi, indifesa davanti alle «imposizioni» del 46enne – Abbiamo provato a superare il suo “divieto”, ma è stato inutile».
Anna e Giovanni, infatti, consapevoli che il vaccino possa essere l’unica arma valida a proteggerli dal Covid-19, dopo le feste di Natale hanno deciso di recarsi di nascosto all’hub vaccinale di Torre del Greco presso il complesso della Santissima Trinità. «Siamo andati lì, c’era la fila e ci siamo messi ad aspettare il nostro turno. Eravamo a un passo dall’obiettivo, quando Pasquale ci ha telefonati, furioso, chiedendoci dove fossimo» dice Giovanni, spiegando che il figlio si fosse insospettito data l’assenza di entrambi da casa. «Poi è venuto a prenderci e noi eravamo ancora in fila; siamo andati via assieme a lui, volendo evitare di aizzare la sua rabbia inspiegabile» dicono marito e moglie, guardandosi fedelmente. È solo l’ultimo capitolo di una storia per certi versi drammatica e agghiacciante. La coppia d’anziani prova a vaccinarsi da un anno invano: il figlio – durante le discussioni familiari – non fa altro che ribadire la sua posizione contro i vaccini.
Il quarantaseienne, pensando di salvaguardare la salute dei suoi genitori, ostacola i due anziani dall’ottenere l’unico scudo contro il dilagare della pandemia, che ha decimato soprattutto la popolazione over 70. Le teorie da lui convintamente sostenute sono tutte derivanti dalle “fake news” che popolano il web e che attirano click e seguaci, nutrendo la paura e la frustrazione delle persone. «Abbiamo paura poiché in città, ovunque ci si volti, ci sono contagiati e noi non abbiamo alcuna difesa contro il virus; il Covid-19 potrebbe ucciderci, potremmo morire da soli», lo sfogo di Anna e Giovanni.
I due anziani, sopraffatti da altre patologie e vittime della dittatura della disinformazione, non riescono più a contrastare la volontà no-vax del figlio, ghiotto ammiratore delle teorie del complotto. «Ognuno di noi dovrebbe sentirsi libero di fare le proprie scelte – conclude l’ottantunenne -. Ho paura che anche un semplice respiro, possa portarmi lontano da mia moglie. Ho paura di vivere ancora sotto questo tetto. Ho paura di morire da solo».
@riproduzione riservata