Ercolano. Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, oltre al divieto di dimora in Campania, è stata eseguita all’alba a carico di undici persone gravemente indiziate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento è stato emesso dal gip presso il tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. Alla base del provvedimento c’è un’ attività di indagine protrattasi tra agosto 2017 e ottobre 2018, iniziata avviata all’indomani dell’esplosione di quattro colpi d’arma da fuoco, a scopo intimidatorio, contro l’abitazione di Vincenzo Cefariello, fratello di Marco, già collaboratore di giustizia ritenuto dagli inquirenti un elemento di vertice del clan Birra-Iacomino.
Le successive indagini hanno messo in luce l’esistenza e l’operatività di un’associazione finalizzata alla commercializzazione di sostanze stupefacenti. I componenti di spicco dell’organizzazione, raggiunti da misura cautelare, secondo quanto risulta dalle indagini sono legati da vincoli familiari.
E, nonostante alcuni fossero già stati sottoposti a misure cautelari, avrebbero fissato appuntamenti con i fornitori dello stupefacente e organizzato i traffici dell’intero sodalizio.