Nuova indagine anti abusivismo sugli stabilimenti balneari di Sorrento. Sono scattati i sigilli per alcune aree situate all’interno dei lidi di Marina Piccola che tornano al centro di indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata.
Nel dettaglio, per ora, sono state sequestrate alcune aree situate nei lidi comprese quelle zone degli stabilimenti dove sono situate alcune pannellature in legno: sono “barriere” apposte durante la stagione invernale per “chiudere” dei locali solitamente adibiti a ristorazione e bar durante la stagione balneare. Secondo le ipotesi degli inquirenti, tali interventi non rientrano nelle possibilità previste dalle concessioni demaniali marittime. Motivo? Per la Procura di Torre Annunziata, l’installazione dei pannelli in legno effettuata a fine estate non rientra nelle concessioni. Stando alle accuse, esiste una vera e propria discordanza con l’attuale stato dei luoghi e i grafici relativi alle strutture ed alle attrezzature dei lidi poste alle basi delle concessioni. E dunque, per gli investigatori, si tratta di opere non regolari.
Le paratie lignee così sono finite sotto sequestro così come le zone “chiuse” dai pannelli ritenuti irregolari. I titolari dei lidi sostengono che si tratta di strutture di facile rimozione e realizzate ogni inverno per evitare danni ai locali a causa di maltempo e intemperie.
Resta aperta anche la questione relativa al percorso pedonale che dal porto deve condurre liberamente al ninfeo romano posto al di sotto dell’hotel Syrene. Pendono anche segnalazioni e denunce del movimento civico “Conta anche tu”, dei Vas, del movimento “La Grande Onda” e dell’associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione”. Il ripristino di tale strada è previsto nei permessi in sanatoria rilasciati tempo fa ai concessionari che in un primo momento finirono sotto indagine per abusivismo edilizio su demanio marittimo. A ciò che si apprende, i titolari dei lidi hanno già avanzato richiesta di permesso di costruire al Comune per ripristinare il percorso come già indicato negli atti di concessione. Il progetto è stato anche oggetto di valutazioni in sede di conferenza di servizi.
La Procura indaga per abusivismo edilizio e quindi procede a monitorare la situazione indagando a fondo sul rispetto delle concessioni demaniali marittime di Sorrento e sulle opere realizzate.